Cantico dei Cantici 6Cantico dei Cantici 7Cantico dei Cantici 8Filippesi 3.12->Filippesi 4.1-3Cantico dei Cantici 6
1
Dov'è andato il tuo diletto, o la piú bella fra le donne? Dove si è recato il tuo diletto, perché lo possiamo cercare con te?
2
Il mio diletto è sceso nel suo giardino, nelle aiuole di balsamo a pascolare il gregge nei giardini e a cogliere gigli.
3
Io sono del mio diletto, e il mio diletto è mio; egli pascola il gregge fra i gigli.
4
Amica mia, tu sei bella come Tirtsah, leggiadra come Gerusalemme, tremenda come un esercito a bandiere spiegate.
5
Distogli da me i tuoi occhi, perché mi turbano. I tuoi capelli sono come un gregge di capre, che pascolano sul monte Galaad.
6
I tuoi denti sono come un gregge di pecore, che tornano dal lavatoio, tutte hanno gemelli e nessuna di esse è sterile,
7
Le tue tempie dietro al tuo velo sono come uno spicchio di melagrana.
8
Ci sono sessanta regine e ottanta concubine, e fanciulle senza numero.
9
Ma la mia colomba, la mia perfetta, è unica; è l'unica di sua madre, la prescelta di colei che l'ha partorita. Le fanciulle l'hanno vista e l'hanno proclamata beata, sí, anche le regine e le concubine, e l'hanno lodata.
10
Chi è costei che appare come l'alba, bella come la luna, pura come il sole, tremenda come un esercito a bandiere spiegate?
11
Io sono discesa nel giardino dei noci per vedere le piante verdeggianti della valle, per vedere se le viti erano in fiore e i melograni mettevano le gemme.
12
Non so come, ma il mio desiderio mi ha posta sui carri del mio nobile popolo.
13
Ritorna, ritorna, o Shulammita, ritorna, ritorna, perché possiamo ammirarti. Che cosa vedete nella Shulammita? Come una danza a due schiere?
topoCantico dei Cantici 7
1
Come sono belli i tuoi piedi nei calzari, o figlia di principe! Le curve dei tuoi fianchi sono come gioielli, opera di mano d'artista.
2
Il tuo ombelico è una coppa rotonda, ove non manca mai vino aromatico. Il tuo ventre è un mucchio di grano, circondato di gigli.
3
Le tue due mammelle sono come due cerbiatti, gemelli di gazzella.
4
Il tuo collo è come una torre d'avorio; i tuoi occhi sono come le piscine di Heshbon presso la porta di Bath-Rabbim. Il tuo naso è come la torre del Libano, che guarda verso Damasco.
5
Il tuo capo si eleva su di te come il Karmel e i capelli del tuo capo sono porpora; un re è fatto prigioniero dalle tue trecce.
6
Come sei bella e come sei leggiadra, o amore mio, con tutte le tue delizie!
7
La tua statura è simile alla palma, e le tue mammelle a grappoli.
8
Ho detto: «Salirò sulla palma e afferrerò i suoi rami». Siano le tue mammelle come i grappoli della vite, la fragranza del tuo alito come quello dei pomi,
9
e i baci della tua bocca come un vino squisito, che scende dolcemente per il mio diletto, sfiorando delicatamente le labbra di chi dorme.
10
Io sono del mio diletto, e il suo desiderio è verso di me.
11
Vieni, mio diletto, usciamo nei campi, passiamo la notte nei villaggi!
12
Alziamoci presto al mattino per andare nelle vigne e per vedere se la vite ha messo i germogli e i suoi fiori sono sbocciati, e se i melograni sono in fiore. Là ti darò il mio amore.
13
Le mandragole, effondono la loro fragranza, e sulle nostre porte ci sono frutti squisiti di ogni genere, freschi e appassiti, che ho conservato per te, mio diletto.
topoCantico dei Cantici 8
1
Oh, fossi tu come un mio fratello, allattato alle mammelle di mia madre! Trovandoti fuori ti bacerei, e nessuno mi disprezzerebbe.
2
Ti condurrei e ti introdurrei in casa di mia madre; tu mi ammaestreresti e io ti darei da bere vino aromatico, del succo del mio melograno.
3
La sua sinistra sia sotto il mio capo e la sua destra mi abbracci!
4
O figlie di Gerusalemme, vi scongiuro non destate e non svegliate l'amore mio, finché cosí le piace.
5
Chi è costei che sale dal deserto appoggiata al suo diletto? Ti ho svegliata sotto il melo, dove tua madre ti ha partorito, dove quella che ti ha partorito ti ha dato alla luce.
6
Mettimi come un sigillo sul tuo cuore, come un sigillo sul tuo braccio; poiché l'amore è forte come la morte, la gelosia è dura come lo Sceol. Le sue fiamme sono fiamme di fuoco, una fiamma ardente.
7
Le grandi acque non potrebbero spegnere l'amore, né i fiumi sommergerlo. Se uno desse tutte le ricchezze della sua casa in cambio dell'amore, sarebbe certamente disprezzato.
8
Noi abbiamo una piccola sorella, che non ha ancora mammelle; che cosa faremo per la nostra sorella, nel giorno in cui si parlerà di lei?
9
Se è un muro, costruiremo su di lei un palazzo d'argento; se è una porta, la rafforzeremo con tavole di cedro.
10
Io sono un muro, e le mie mammelle sono come torri; perciò ai suoi occhi sono divenuta come colei che ha trovato pace.
11
Salomone aveva una vigna a Baal-Hamon; egli affidò la vigna a dei guardiani, ognuno dei quali doveva portare come suo frutto mille sicli d'argento.
12
La mia vigna, che è mia, sta davanti a me. Tu, Salomone, tieni pure i mille sicli, e i guardiani del suo frutto ne abbiano duecento.
13
O tu che dimori nei giardini, i compagni stanno ascoltando la tua voce; fammela sentire.
14
Fa' presto, mio diletto e sii simile a una gazzella o a un cerbiatto, sui monti degli aromi!
topoFilippesi 3
12->
12
Non che io abbia già ottenuto il premio, o sia già arrivato al compimento, ma proseguo per poter afferrare il premio, poiché anch'io sono stato afferrato da Gesú Cristo.
13
Fratelli, non ritengo di avere già ottenuto il premio, ma faccio una cosa: dimenticando le cose che stanno dietro e protendendomi verso le cose che stanno davanti,
14
proseguo il corso verso la méta verso il premio della suprema vocazione di Dio in Cristo Gesú.
15
Quanti siamo perfetti, abbiamo dunque questi pensieri; e se voi pensate altrimenti in qualche cosa, Dio vi rivelerà anche questo.
16
Ma al punto in cui siamo arrivati, camminiamo secondo la stessa regola di condotta in pieno accordo.
17
Siate miei imitatori, fratelli, e considerate coloro che camminano cosí, secondo l'esempio che avete in noi.
18
Poiché molti, dei quali vi ho spesse volte parlato, e anche al presente ve lo dico piangendo, camminano da nemici della croce di Cristo,
19
la cui fine è la perdizione, il cui dio è il ventre e la cui gloria è a loro vergogna; essi hanno la mente rivolta alle cose della terra.
20
La nostra cittadinanza infatti è nei cieli, da dove aspettiamo pure il Salvatore, il Signor Gesú Cristo,
21
il quale trasformerà il nostro umile corpo, affinché sia reso conforme al suo corpo glorioso, secondo la sua potenza che lo mette in grado di sottoporre a sé tutte le cose.
topoFilippesi 4
1-3
1
Perciò, fratelli miei cari e desideratissimi, gioia e corona mia, state fermi in questa maniera nel Signore, o carissimi.
2
Esorto Evodia ed esorto ugualmente Sintiche ad avere una sola mente nel Signore.
3
Prego anche te, vero compagno, sovvieni a queste donne, le quali hanno combattuto con me nell'evangelo, insieme con Clemente e gli altri miei compagni d'opera, i cui nomi sono nel libro della vita.
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