Bem-aventurado aquele que lê, e os que ouvem as palavras desta profecia, e guardam as coisas que nela estão escritas porque o tempo está próximo. Apocalipse 1.3.
Profezia contro Tiro. Gemete, o navi di Tarshish, perché Tiro è stata distrutta, e non è rimasta piú né casa né porto. E' giunta loro notizia dal paese di Kittim.
2
State in silenzio, o abitanti della costa, o mercanti di Sidone; quelli che solcano il mare vi hanno colmato di ricchezze.
3
Attraverso le grandi acque il grano di Scihor, il raccolto del fiume, era la sua entrata; ed essa era il mercato delle nazioni.
4
Vergognati, o Sidone, perché ha parlato il mare, la fortezza del mare, dicendo: «Io non ho avuto doglie né ho dato alla luce figli, non ho nutrito giovani né ho allevato vergini».
5
Quando la notizia arriverà in Egitto, saranno addolorati per la notizia di Tiro.
6
Passate a Tarshish, gemete o abitanti della costa!
7
E' questa la vostra città gaudente, la cui origine risale a giorni antichi? I suoi piedi la portavano a dimorare in terre lontane.
8
Chi mai ha deciso questo contro Tiro? la dispensatrice di corone, i cui mercanti erano principi e i cui negozianti erano gli uomini onorati della terra?
9
L'ha deciso l'Eterno degli eserciti, per offuscare l'orgoglio di ogni splendore, per abbassare tutti gli uomini onorati della terra.
10
Passa attraverso il tuo paese come il Nilo, o figlia di Tarshish, non c'è piú forza.
11
L'Eterno ha steso la sua mano sul mare, ha fatto tremare i regni, ha ordinato riguardo a Canaan di distruggere le sue fortezze.
12
Egli ha detto: «Tu non continuerai piú a rallegrarti, o figlia di Sidone, vergine disonorata». Alzati, passa nel paese di Kittim; neppure là troverai riposo.
13
Ecco il paese dei Caldei: questo popolo non esisteva neppure, l'Assiro lo fondò per le bestie del deserto. Essi hanno innalzato le loro torri, hanno distrutto i palazzi di Tiro e l'hanno ridotto a un cumulo di rovine.
14
Gemete, o navi di Tarshish, perché la vostra fortezza è distrutta.
15
In quel giorno avverrà che Tiro sarà dimenticata per settant'anni, quanti sono gli anni di un re. Al termine dei settant'anni avverrà a Tiro come dice la canzone della prostituta:
16
«Prendi la cetra, va' attorno per la città, o prostituta dimenticata; suona con bravura, moltiplica i canti per poter essere ricordata».
17
Al termine dei settant'anni avverrà che l'Eterno visiterà Tiro, che ritornerà alla sua paga e si prostituirà con tutti i regni del mondo sulla faccia della terra.
18
Ma il guadagno del suo commercio e la sua paga saranno consacrati all'Eterno, non sarà né ammassato né messo da parte, perché il guadagno del suo commercio andrà a quelli che dimorano davanti all'Eterno, perché mangino a sazietà e vestano splendidamente.