Pertanto ti piaccia di benedire la casa del tuo servo, perché sussista per sempre davanti a te, perché ciò che tu benedici, o Eterno, è benedetto per sempre». 1 Cronache 17.27
Leitura diária na versão LND - Italiano


Isaia 29
Isaia 30
Ebrei 11.17-40

Isaia 29


1
Guai ad Ariel, ad Ariel, città dove si accampò Davide! Aggiungete anno ad anno, le feste compiano il loro ciclo.
2
Poi getterò Ariel nell'angoscia; vi sarà lamento e gemito e sarà per me come un Ariel.
3
Io mi accamperò contro di te tutt'intorno, ti circonderò con un terrapieno e innalzerò contro di te bastioni.
4
Sarai abbassata, parlerai da terra e la tua parola uscirà sommessa dalla polvere; la tua voce salirà dal suolo come quella di un medium e la tua parola bisbiglierà dalla polvere.
5
La moltitudine dei tuoi nemici sarà come polvere minuta e la folla dei potenti come pula dispersa; e ciò avverrà all'improvviso, in un attimo.
6
Tu sarai visitata dall'Eterno degli eserciti con tuoni, terremoti e grande frastuono, con turbine, tempesta e fiamma di fuoco divorante.
7
La moltitudine di tutte le nazioni che combattono contro Ariel, di tutti quelli che combattono lei e la sua fortezza e la stringono intorno sarà come un sogno, come una visione notturna.
8
Avverrà come quando un affamato sogna di mangiare, ma quando si sveglia ha lo stomaco vuoto, o come quando un assetato sogna di bere, ma quando si sveglia è stanco e ha la gola riarsa; cosí avverrà della moltitudine di tutte le nazioni che combattono contro il monte Sion.
9
Soffermatevi e stupite. Abbandonatevi ai piaceri e poi guardatevi attorno sgomenti. Costoro sono ubriachi, ma non di vino; barcollano, ma non a motivo di bevande inebrianti.
10
L'Eterno infatti ha sparso su di voi uno spirito di torpore; ha chiuso i vostri occhi profeti, ha velato i vostri capi, i veggenti.
11
Ogni visione profetica è divenuta per voi come le parole di un libro sigillato che si dà a uno che sappia leggere, dicendo: «Ti prego, leggi questo!», ma egli risponde: «Non posso, perché è sigillato!».
12
Oppure come un libro che si dà a uno che non sa leggere, dicendo: «Ti prego, leggi questo!», ma egli risponde: «Non so leggere».
13
Perciò il Signore dice: «Poiché questo popolo Si avvicina a me solo con la bocca e mi onora con le labbra, mentre il suo cuore è lontano da me, e il loro timore di me è solo un comandamento insegnato da uomini,
14
perciò, ecco, io continuerò a fare meraviglie in mezzo a questo popolo, sí, meraviglie e prodigi; la sapienza dei suoi savi perirà e l'intelligenza dei suoi intelligenti scomparirà».
15
Guai a quelli che vanno in luoghi profondi per nascondere i loro disegni dall'Eterno, che fanno le loro opere nelle tenebre e dicono: «Chi ci vede? Chi ci conosce?».
16
Avete completamente capovolto le cose. E' forse il vasaio considerato pari all'argilla? Può l'opera dire a chi l'ha fatta: «Non mi ha fatto lui»?, o la cosa formata dire a chi l'ha formata: «Non ha intelligenza»?
17
Ancora un brevissimo tempo e il Libano sarà mutato in un frutteto, e il frutteto sarà considerato come una foresta.
18
In quel giorno i sordi intenderanno le parole del libro e, liberati dall'oscurità e dalle tenebre, gli occhi dei ciechi vedranno.
19
Gli umili potranno ancora gioire nell'Eterno e i poveri dell'umanità esulteranno nel Santo d'Israele.
20
Poiché il tiranno sarà scomparso, lo schernitore sarà distrutto, e saranno sterminati tutti quelli che tramano iniquità,
21
che condannano un uomo per una parola, che tendono tranelli a chi giudica alla porta, pervertono il diritto del giusto per un nulla.
22
Perciò cosí dice alla casa di Giacobbe l'Eterno che riscattò Abrahamo: «D'ora in poi Giacobbe non dovrà piú vergognarsi e la sua faccia non impallidirà più;
23
ma quando vedrà i suoi figli, l'opera delle mie mani nel suo mezzo, essi santificheranno il mio nome, santificheranno il Santo di Giacobbe e temeranno il DIO d'Israele.
24
I traviati di spirito giungeranno ad avere intendimento e i mormoratori, impareranno la sana dottrina».

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Isaia 30


1
«Guai ai figli ribelli, dice l'Eterno, che fanno progetti che non vengono da me, che contraggono alleanze ma senza il mio Spirito, per accumulare peccato su peccato;
2
che vanno giú in Egitto senz'aver consultato la mia bocca, per rafforzarsi nella forza del Faraone e cercare rifugio all'ombra dell'Egitto!
3
Ma la forza del Faraone sarà la vostra vergogna e il rifugiarsi all'ombra dell'Egitto la vostra disgrazia.
4
Poiché i suoi principi sono andati a Tsoan e i suoi ambasciatori sono giunti a Hanes.
5
Ma si vergogneranno tutti di un popolo che non gioverà loro affatto, che non recherà alcun aiuto o vantaggio ma solo vergogna e ignominia.
6
Una profezia contro le bestie del Neghev: attraverso un paese di calamità e di angoscia, da cui vengono la leonessa e il leone, la vipera e il serpente ardente che vola, essi portano le loro ricchezze sul dorso di asinelli e i loro tesori sulla gobba di cammelli a un popolo che non gioverà loro nulla.
7
Poiché l'aiuto dell'Egitto è vano e inutile; per questo io lo chiamo: "ahab-Hem-Scebeth"
8
Ora vieni, scrivi questo su una tavoletta davanti a loro e scrivilo in un libro, perché rimanga per i giorni a venire, per sempre, in perpetuo.
9
Poiché questo è un popolo ribelle, sono figli bugiardi, figli che non vogliono ascoltare la legge dell'Eterno,
10
che dicono ai veggenti: on abbiate visioni e ai profeti: Non profetateci cose vere, diteci cose piacevoli, profetateci cose ingannevoli.
11
Uscite fuor di strada, abbandonate il retto sentiero, allontanate dai nostri occhi il Santo d'Israele!.
12
Perciò cosí dice il Santo d'Israele: «Poiché voi disprezzate questa parola e confidate nell'oppressione e nella perversità e vi appoggiate su di esse,
13
questa iniquità sarà per voi come una breccia che minaccia di cadere, una sporgenza in un alto muro, il cui crollo avviene all'improvviso, in un istante,
14
e si rompe come si rompe un vaso di terracotta, che uno frantuma senza pietà, senza poter trovare tra i suoi frammenti neppure un coccio con cui prendere fuoco dal focolare o attingere acqua dalla cisterna».
15
Poiché cosí dice il Signore, l'Eterno, il Santo d'Israele: «Nel tornare a me e nel riposare in me sarete salvati; nella calma e nella fiducia sarà la vostra forza». Ma voi non avete voluto,
16
anzi avete detto: o, noi fuggiremo sui nostri cavalli! Perciò voi fuggirete. E: "Cavalcheremo su veloci destrieri!" Perciò quelli che v'inseguiranno saranno ancora piú veloci.
17
Mille di voi fuggiranno alla minaccia di uno solo; alla minaccia di cinque vi darete alla fuga, finché rimarrete come un palo sulla cima di un monte, come uno stendardo sopra una collina».
18
Perciò l'Eterno aspetterà per farvi grazia, poi egli sarà esaltato per aver avuto compassione di voi, perché l'Eterno è un DIO di giustizia. Beati tutti quelli che sperano in lui!
19
O popolo di Sion che abiti a Gerusalemme, tu non piangerai piú. Egli ti farà certamente grazia, udendo la voce del tuo grido; appena udirà, ti risponderà.
20
Anche se il Signore vi darà il pane d'angoscia e l'acqua d'oppressione, tuttavia quelli che ti ammaestrano non dovranno piú nascondersi, e i tuoi occhi vedranno i tuoi maestri.
21
Quando andrete a destra o quando andrete a sinistra, le tue orecchie udranno dietro a te una parola che dirà: «Questa è la via; camminate in essa!».
22
Considerate come impure le, vostre immagini scolpite ricoperte d'argento e le vostre immagini di metallo fuso rivestite d'oro; le getterete via come una cosa impura, «Fuori!», direte loro.
23
Allora egli concederà la pioggia per il tuo seme che avrai seminato nel terreno, e il pane che il suolo produrrà sarà saporito e abbondante; in quel giorno il tuo bestiame pascolerà su vasti pascoli.
24
I buoi e gli asini che lavorano la terra mangeranno foraggi salati, ventilati con la pala e il ventilabro.
25
Su ogni alto monte e su ogni colle elevato vi saranno ruscelli e corsi d'acqua nel giorno del grande massacro, quando cadranno le torri.
26
La luce della luna sarà come la luce del sole, e la luce del sole sarà sette volte piú forte, come la luce di sette giorni, nel giorno in cui l'Eterno fascerà la piaga del suo popolo e guarirà la ferita prodotta dalle sue percosse.
27
Ecco, il nome dell'Eterno viene da lontano, la sua ira è ardente e il suo carico pesante; le sue labbra sono piene d'indignazione e la sua lingua è come un fuoco divorante;
28
il suo soffio è come un torrente, che straripa, che giunge fino al collo, per vagliare le nazioni con il vaglio della distruzione e per mettere nelle mascelle dei popoli una briglia che li faccia fuorviare.
29
Allora innalzerete un canto come la notte quando si celebra una festa; e avrete la gioia nel cuore, come chi cammina al suono del flauto per recarsi al monte dell'Eterno, alla Rocca d'Israele.
30
Quindi l'Eterno farà udire la sua voce maestosa e mostrerà come colpisce col suo braccio nel furore della sua ira, nella fiamma di un fuoco divorante, in mezzo a esplosioni violente, uragano e grandine di pietre.
31
Poiché l'Assiria sarà colpita da spavento alla voce dell'Eterno, che la percuoterà con la verga;
32
ed ogni colpo inferto dal bastone punitivo che l'Eterno gli farà piombare addosso, sarà accompagnato dal suono di tamburelli e di cetre. Egli combatterà contro di lei agitando la mano in modo minaccioso.
33
Tofet è preparato da molto tempo, esso è pronto anche per il re; egli lo ha fatto profondo e largo, sul suo rogo c'è del fuoco e legna in abbondanza; il soffio dell'Eterno, come un torrente di zolfo, lo accenderà.

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Ebrei 11

17-40
17
Per fede Abrahamo, messo alla prova, offrí Isacco e colui che aveva ricevuto le promesse offrí il suo unigenito
18
anche se Dio gli aveva detto «In Isacco avrai una discendenza che porterà il tuo nome»,
19
perché Abrahamo riteneva che Dio era potente da risuscitarlo anche dai morti; per cui lo riebbe come per una specie di risurrezione.
20
Per fede Isacco benedisse Giacobbe ed Esaù, riguardo a cose future.
21
Per fede Giacobbe, morente, benedisse ciascuno dei figli di Giuseppe e adorò, appoggiato alla sommità del suo bastone.
22
Per fede Giuseppe, quando stava per morire, fece menzione dell'esodo dei figli d'Israele e diede ordini riguardo alle sue ossa.
23
Per fede Mosé, quando nacque, fu nascosto per tre mesi dai suoi genitori, perché essi videro che il bambino era bello e non temettero l'ordine del re.
24
Per fede Mosé, divenuto adulto, rifiutò di essere chiamato figlio della figlia del Faraone
25
scegliendo piuttosto di essere maltrattato col popolo di Dio che di godere per breve tempo i piaceri del peccato,
26
stimando il vituperio di Cristo ricchezza maggiore dei tesori di Egitto, perché aveva lo sguardo rivolto alla ricompensa.
27
Per fede lasciò l'Egitto senza temere l'ira del re, perché rimase fermo come se vedesse colui che è invisibile.
28
Per fede celebrò la Pasqua e fece l'aspersione del sangue, affinché colui che distruggeva i primogeniti non toccasse quelli d'Israele.
29
Per fede passarono il Mar Rosso come se attraversassero una terra asciutta, quando invece gli Egiziani tentarono di fare ciò, furono inghiottiti.
30
Per fede caddero le mura di Gerico, dopo che vi avevano girato attorno per sette giorni.
31
Per fede Rahab, la prostituta, non perí con gli increduli, perché aveva accolto in pace le spie.
32
E che dirò di piú? Infatti mi mancherebbe il tempo se volessi raccontare di Gedeone, di Barak, di Sansone, di Iefte, di Davide, di Samuele e dei profeti,
33
i quali per fede vinsero regni, praticarono la giustizia, conseguirono le promesse, turarono le gole dei leoni,
34
spensero la forza del fuoco, scamparono al taglio della spada, trassero forza dalla debolezza, divennero forti in guerra, misero in fuga gli eserciti stranieri.
35
Le donne riebbero per risurrezione i loro morti altri invece furono distesi sulla ruota e martoriati, non accettando la liberazione, per ottenere una migliore risurrezione.
36
Altri ancora subirono scherni e flagelli, e anche catene e prigionia.
37
Furono lapidati, segati, tentati, morirono uccisi di spada, andarono in giro coperti di pelli di pecora e di capra, bisognosi, afflitti, maltrattati
38
(il mondo non era degno di loro), erranti per deserti e monti, in spelonche e grotte della terra.
39
Eppure tutti costoro, pur avendo avuto buona testimonianza mediante la fede, non ottennero la promessa,
40
perché Dio aveva provveduto per noi qualcosa di meglio, affinché essi non giungessero alla perfezione senza di noi.

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