In pace mi coricherò e in pace dormirò, poiché tu solo, o Eterno, mi fai dimorare al sicuro. Salmi 4.8
Leitura diária na versão LND - Italiano


Geremia 9
Geremia 10
Giovanni 6.60-71

Geremia 9


1
Oh, fosse la mia testa una sorgente d'acqua e i miei occhi una fonte di lacrime, perché pianga giorno e notte gli uccisi della figlia del mio popolo!
2
Oh, avessi nel deserto un rifugio per viandanti! Abbandonerei il mio popolo e me ne andrei lontano da loro, perché sono tutti adulteri, un assembramento di traditori.
3
«Tendono le loro lingue come fosse il loro arco per scoccare menzogne; nel paese sono potenti ma non per la verità, perché procedono di malvagità in malvagità e non conoscono me», dice l'Eterno.
4
«Si guardi ciascuno dal suo vicino e non fidatevi di ogni fratello, perché ogni fratello non fa che ingannare ed ogni vicino va spargendo calunnie.
5
Ognuno inganna il suo vicino e non dicono la verità; esercitano la loro lingua a mentire e si affaticano a fare il male.
6
La tua dimora è in mezzo all'inganno e per inganno rifiutano di conoscermi», dice l'Eterno.
7
Perciò cosí dice l'Eterno degli eserciti: «Ecco, io li raffinerò e li saggerò. Cos'altro infatti posso fare per la figlia del mio popolo?
8
La loro lingua è una freccia micidiale; essa non dice che menzogne. Con la bocca ognuno parla di pace al suo vicino, ma nel suo cuore sta in agguato.
9
Non dovrei forse punirli per queste cose?», dice l'Eterno. «Non dovrei vendicarmi di una nazione come questa?».
10
Per i monti eleverò pianto e gemito e per i pascoli del deserto un lamento, perché sono bruciati e non vi passa piú alcuno, né piú si ode il belare delle greggi. Gli uccelli del cielo e le bestie sono fuggiti, sono scomparsi.
11
«Io ridurrò Gerusalemme un cumulo di rovine e un rifugio di sciacalli, farò delle città di Giuda una desolazione senza abitanti».
12
Qual'è l'uomo saggio che può comprendere queste cose e colui al quale la bocca dell'Eterno ha parlato perché lo annunzi? Perché mai il paese è distrutto e desolato come un deserto e non vi passa piú nessuno?
13
L'Eterno dice: «Perché costoro hanno abbandonato la mia legge che avevo posto davanti a loro, non hanno ascoltato la mia voce e non hanno camminato in conformità ad essa,
14
ma hanno seguito la caparbietà del loro cuore e i Baal, che i loro padri avevano fatto loro conoscere».
15
Perciò cosí dice l'Eterno degli eserciti, il DIO d'Israele: «Ecco, io nutrirò questo popolo di assenzio e gli farò bere acqua avvelenata.
16
Li disperderò fra le nazioni che né loro né i loro padri hanno conosciuto, e manderò dietro a loro la spada, finché li avrò interamente distrutti».
17
Cosí dice l'Eterno degli eserciti: «Pensate a chiamare le lamentatrici: che vengano! Mandate a chiamare le piú brave: che vengano!
18
Si affrettino a elevare su di noi un lamento affinché i nostri occhi si sciolgano in lacrime e le nostre palpebre versino acqua».
19
Poiché una voce di lamento si ode da Sion: «Come siamo devastati! Siamo grandemente confusi, perché dobbiamo lasciare il paese, perché hanno abbattuto le nostre dimore».
20
Perciò ascoltate la parola dell'Eterno, o donne, e il vostro orecchio riceva la parola della sua bocca. Insegnate alle vostre figlie un lamento e ognuna insegni alla sua vicina un canto funebre.
21
Poiché la morte è salita per le nostre finestre, è entrata nei nostri palazzi per far sparire i bambini dalla strada e i giovani dalle piazze.
22
«Parla: Cosí dice l'Eterno: "I cadaveri degli uomini giaceranno come letame sull'aperta campagna, come un covone lasciato indietro dal mietitore e che nessuno raccoglie"».
23
Cosí dice l'Eterno: «Il savio non si glori della sua sapienza, il forte non si glori della sua forza, il ricco non si glori della sua ricchezza.
24
Ma chi si gloria si glori di questo: di aver senno e di conoscere me, che sono l'Eterno, che esercita la benignità, il diritto e la giustizia sulla terra; poiché mi compiaccio in queste cose», dice l'Eterno.
25
«Ecco, vengono i giorni», dice l'Eterno, «in cui punirò tutti i circoncisi, che sono incirconcisi:
26
l'Egitto, Giuda, Edom, i figli di Ammon, Moab, e tutti quelli che si tagliano gli angoli della barba e abitano nel deserto; poiché tutte le nazioni sono incirconcise e tutta la casa d'Israele è incirconcisa di cuore».

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Geremia 10


1
Ascoltate la parola che l'Eterno vi rivolge, o casa d'Israele.
2
Cosí dice l'Eterno: «Non imparate a seguire la via delle nazioni e non abbiate paura dei segni del cielo, perché sono le nazioni che ne hanno paura.
3
Poiché i costumi dei popoli sono vanità: infatti uno taglia un albero dal bosco, il lavoro delle mani di un operaio con l'ascia.
4
Lo adornano d'argento e d'oro, lo fissano con chiodi e martelli perché non si muova.
5
Stanno diritti come una palma e non possono parlare; bisogna portarli, perché non possono camminare. Non abbiate paura di loro, perché non possono fare alcun male, né è in loro potere fare il bene».
6
Nessuno è simile a te, o Eterno, tu sei grande e il tuo nome è grande in potenza.
7
Chi non ti temerebbe, o re delle nazioni? Sì questo ti è dovuto, perché fra tutti i savi delle nazioni, in tutti i loro regni non c'è nessuno simile a te.
8
Sono tutti insieme stupidi e insensati; il loro idolo di legno è una dottrina di nessun valore.
9
Argento battuto in lamine portato da Tarshish, e oro da Ufaz, lavoro di artigiano e di mano di orefice; il loro vestito è di porpora e di scarlatto, sono tutti lavoro di uomini esperti.
10
Ma l'Eterno è il vero DIO egli è il DIO vivente e il re eterno. Davanti alla sua ira trema la terra e le nazioni non possono reggere davanti al suo sdegno.
11
Cosí direte loro: «Gli dèi che non hanno fatto i cieli e la terra scompariranno dalla terra e di sotto il cielo».
12
Egli ha fatto la terra con la sua potenza, ha stabilito il mondo con la sua sapienza e con la sua intelligenza ha disteso i cieli.
13
Quando emette la sua voce c'è un fragore di acque nel cielo; egli fa salire i vapori dalle estremità della terra, produce i lampi per la pioggia e fa uscire il vento dai suoi serbatoi.
14
Ogni uomo allora diventa insensato, privo di conoscenza, ogni orafo si vergogna della sua immagine scolpita, perché la sua immagine fusa è falsità e in essa non c'è spirito.
15
Sono vanità, lavoro d'inganno, nel tempo della loro punizione periranno.
16
La porzione di Giacobbe non è come loro, perché Egli ha formato tutte le cose, e Israele, è la tribú della sua eredità. Il suo nome è l'Eterno degli eserciti».
17
«Raduna dal paese le tue mercanzie tu che sei cinta d'assedio».
18
Poiché cosí dice l'Eterno: «Ecco, questa volta io lancerò lontano gli abitanti del paese e farò venire su di loro una grande sventura, perché possano ritrovare me».
19
Guai a me a motivo della mia ferita; la mia piaga è dolorosa. Ma io ho detto: «Questa è un'infermità che devo sopportare».
20
La mia tenda è devastata e tutte le mie corde sono rotte, i miei figli sono andati lontano da me e non sono piú non c'è piú nessuno che pianti la mia tenda o che rialzi i miei padiglioni.
21
Poiché i pastori sono stati insensati e non hanno cercato l'Eterno; perciò non hanno prosperato e tutto il loro gregge è stato disperso.
22
Ecco, giunge un rumore di notizie e un gran trambusto dal paese del nord, per ridurre le città di Giuda una desolazione, un rifugio di sciacalli.
23
O Eterno, io so che la via dell'uomo non è in suo potere e non è in potere dell'uomo che cammina il dirigere i suoi passi
24
Correggimi, o Eterno, ma con giustizia, non nella tua ira per non ridurmi al nulla.
25
Riversa la tua ira sulle nazioni che non ti conoscono e sui popoli che non invocano il tuo nome, perché hanno divorato Giacobbe, sí, l'hanno divorato e consumato e hanno distrutto la sua dimora.

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Giovanni 6

60-71
60
Udito questo, molti dei suoi discepoli dissero: «Questo parlare è duro, chi lo può capire?».
61
Ma Gesú, conoscendo in se stesso che i suoi discepoli mormoravano di questo, disse loro: «Questo vi scandalizza?
62
Che sarebbe dunque se doveste vedere il Figlio dell'uomo salire dove era prima?
63
E lo Spirito che vivifica, la carne non giova a nulla; le parole che vi dico sono spirito e vita.
64
Ma vi sono alcuni tra voi che non credono», Gesú infatti sapeva fin dal principio chi erano coloro che non credevano, e chi era colui che lo avrebbe tradito;
65
e diceva: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me se non gli è dato dal Padre mio».
66
Da quel momento molti dei suoi discepoli si tirarono indietro e non andavano più con lui
67
Allora Gesú disse ai dodici: «Volete andarvene anche voi?».
68
E Simon Pietro gli rispose: «Signore, da chi ce ne andremo? Tu hai parole di vita eterna.
69
E noi abbiamo creduto e abbiamo conosciuto che tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».
70
Gesú rispose loro: «Non ho io scelto voi dodici? Eppure uno di voi è un diavolo».
71
Or egli alludeva a Giuda Iscariota, figlio di Simone, perché egli stava per tradirlo, quantunque fosse uno dei dodici.

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