Egli è la tua lode, egli è il tuo DIO, che ha fatto per te queste cose grandi e tremende che i tuoi occhi hanno visto. Deuteronomio 10.21
Leitura diária na versão LND - Italiano


2 Re 6
2 Re 7
Luca 5.1-16

2 Re 6


1
I discepoli dei profeti dissero ad Eliseo: «Ecco, il luogo nel quale noi abitiamo con te è troppo piccolo per noi.
2
Lasciaci andare fino al Giordano; là ciascuno di noi prenderà una trave e là ci faremo un luogo per abitarvi». Eliseo rispose: «Andate».
3
Uno di loro disse: «Ti prego, degnati di venire con i tuoi servi». Egli rispose: «Verrò».
4
Cosí andò con loro. Giunti al Giordano, si misero a tagliare alcuni alberi.
5
Mentre uno abbatteva un tronco, il ferro della scure gli cadde nell'acqua. Egli si mise quindi a gridare e disse: «Ah, mio signore, questo l'avevo preso in prestito».
6
L'uomo di DIO domandò: «Dov'è caduto?». Egli indicò a lui il posto. Allora Eliseo tagliò un pezzo di legno, lo getto in quel punto e fece venire a galla il ferro.
7
Poi disse: «Prendilo». Cosí egli stese la mano e lo prese.
8
Mentre il re di Siria era in guerra contro Israele, consultandosi con i suoi servi, disse: «Il mio accampamento sarà nel tal posto».
9
Allora l'uomo di DIO mandò a dire al re d'Israele: «Guardati dal trascurare quel tal luogo, perchè vi stanno scendendo i Siri».
10
Perciò il re d'Israele mandò gente verso il luogo che l'uomo di DIO gli aveva indicato e di cui l'aveva messo in guardia. Cosí egli mantenne in quel luogo vigilanza; e ciò avvenne non una o due volte soltanto.
11
Molto turbato in cuor suo per questa cosa, il re di Siria convocò i suoi servi e disse loro: «Non sapete dirmi chi dei nostri parteggia per il re d'Israele?».
12
Uno dei suoi servi rispose: «Nessuno, o re mio signore, ma Eliseo, il profeta che è in Israele, fa sapere al re d'Israele perfino le parole che tu dici nella camera da letto».
13
Allora il re disse: «Andate a vedere dove si trova, perché lo possa mandare a prendere». Gli fu riferito: «Ecco, si trova a Dothan».
14
Cosí il re vi mandò cavalli, carri e un grande esercito; essi giunsero di notte e circondarono la città.
15
L'indomani il servo dell'uomo di DIO si alzò al mattino presto e uscí? ed ecco, la città era circondata da un esercito con cavalli e cavalieri. Allora il suo servo gli disse: «Ah, cosa faremo, mio signore?».
16
Egli rispose: «Non temere, perché quelli che sono con noi, sono piú numerosi di quelli che sono con loro».
17
Poi Eliseo pregò e disse: «O Eterno, ti prego, apri i suoi occhi, perché possa vedere». L'Eterno allora aperse gli occhi del giovane e questi vide; ed ecco il monte era pieno di cavalli e di carri di fuoco, tutt'intorno ad Eliseo.
18
Come i Siri scendevano verso Eliseo, questi pregò l'Eterno e disse: «Ti prego, colpisci questa gente di cecità» Ed egli li accecò, secondo la parola d'Eliseo.
19
Allora Eliseo disse loro: «Non è questa la strada e non è questa la città: seguitemi e io vi condurrò dall'uomo che cercate». Quindi li condusse a Samaria.
20
Quando giunsero a Samaria, Eliseo disse: «O Eterno, apri loro gli occhi, perché vedano». L'Eterno aperse loro gli occhi ed essi videro; ed ecco, si trovavano dentro Samaria.
21
Quando il re d'Israele li vide, disse ad Eliseo: «Padre mio, li devo uccidere? Li devo uccidere?».
22
Egli rispose: «Non ucciderli! Uccideresti forse quelli che hai fatto prigionieri con la tua spada e col tuo arco? Metti loro davanti pane e acqua, affinché mangino e bevano e poi ritornino dal loro signore».
23
Allora egli preparò per loro un grande banchetto. Dopo che ebbero mangiato e bevuto, li congedò, ed essi ritornarono dal loro signore. Cosí le bande dei Siri, non vennero piú a fare incursioni nel territorio d'Israele.
24
Dopo queste cose avvenne che Ben-Hadad, re di Siria, radunò tutto il suo esercito e salí contro Samaria per stringerla d'assedio.
25
Or ci fu una grande carestia in Samaria; e i Siri la tennero assediata a tal punto che una testa d'asino era venduta per ottanta sicli d'argento e il quarto di un kab di sterco di colombi per cinque sicli d'argento.
26
Mentre il re d'Israele passava sulle mura, una donna gli gridò e disse: «Aiuto, o re, mio signore!».
27
Egli le rispose: «Se non ti aiuta l'Eterno, dove posso io trovare aiuto per te? Forse con i prodotti dell'aia o del torchio?».
28
Poi il re aggiunse: «Che cos'hai?» Ella rispose: «Questa donna mi ha detto "Dammi tuo figlio perché lo mangiamo oggi; mio figlio lo mangeremo domani".
29
Cosí abbiamo fatto cuocere mio figlio e l'abbiamo mangiato. Il giorno seguente io le ho detto: "Dammi tuo figlio perché lo mangiamo". Ma essa ha nascosto suo figlio».
30
Quando il re udí le parole della donna, si stracciò le vesti. Mentre passava sulle mura, il popolo guardò, ed ecco sotto egli portava un cilicio sulla carne.
31
Allora il re disse: «DIO mi faccia questo e anche peggio, se oggi la testa di Eliseo, figlio di Shafat, resterà ancora sulle sue spalle!».
32
Or Eliseo se ne stava seduto in casa sua, e con lui sedevano gli anziani. Il re mandò davanti a sé un uomo, prima però che il messaggero giungesse da lui egli disse agli anziani: «Vedete che questo figlio di un assassino ha mandato qualcuno a tagliarmi la testa? Fate attenzione, quando il messaggero arriva, chiudete la porta e tenetelo fermo alla porta. Non si sente forse dietro di lui il rumore dei passi del suo signore?».
33
Mentre egli stava ancora parlando con loro, ecco scendere da lui il messaggero. Il re allora disse: «Ecco questa calamità viene dall'Eterno; cosa potrei ancora io sperare dall'Eterno?».

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2 Re 7


1
Allora Eliseo disse: «Ascoltate la parola dell'Eterno! Cosí dice l'Eterno: "Domani, a quest'ora, alla porta di Samaria una misura di fior di farina costerà un siclo e due misure di orzo costeranno pure un siclo"».
2
Ma il capitano, sul cui braccio il re si appoggiava, rispose all'uomo di DIO: «Ecco, anche se l'Eterno facesse delle finestre in cielo, avverrà mai una cosa del genere?». Eliseo rispose: «Ebbene, lo vedrai con i tuoi, stessi occhi, ma non ne mangerai».
3
Or c'erano quattro lebbrosi all'ingresso della porta, i quali dissero tra di loro «Perché stiamo seduti qui aspettando di morire?
4
Se diciamo: "Entriamo in città", in città c'è la fame e vi moriremo; se restiamo qui, moriremo ugualmente. Or dunque venite, andiamo a presentarci nell'accampamento dei Siri; se ci lasceranno vivere, vivremo; se ci daranno la morte, moriremo».
5
Al crepuscolo si alzarono per andare all'accampamento dei Siri; come giunsero all'estremità dell'accampamento dei Siri ecco che non c'era nessuno.
6
Il Signore infatti aveva fatto udire all'esercito dei Siri un rumore di carri e un rumore di cavalli, il rumore di un grande esercito, ed essi si erano detti l'un l'altro: «Ecco, il re d'Israele ha assoldato contro di noi i re degli Hittei e i re degli Egiziani per assalirci».
7
Perciò essi, al crepuscolo, si erano levati ed erano fuggiti abbandonando le loro tende, i loro cavalli e i loro asini, l'intero accampamento cosí com'era erano cosí fuggiti per salvare la loro vita.
8
Giunti all'estremità dell'accampamento, quei lebbrosi entrarono in una tenda, e mangiarono e bevvero; poi portarono via argento, oro e vesti e andarono a nasconderli. Quindi ritornarono e entrarono in un'altra tenda; anche di là portarono via varie cose e andarono a nasconderle.
9
Ma poi dissero fra di loro: «Non facciamo bene cosí; questo è un giorno di buone novelle, ma noi ce ne stiamo zitti. Se aspettiamo fino alla luce del mattino ci potrebbe venire addosso un castigo. Perciò ora sbrighiamoci e andiamo ad informare la casa del re».
10
Cosí andarono e chiamarono i guardiani della città, e li informarono della cosa, dicendo: «Siamo andati all'accampamento dei Siri, ed ecco non c'era nessuno né si sentiva voce d'uomo; ma c'erano soltanto i cavalli e gli asini legati e le tende intatte».
11
Allora i guardiani chiamarono e fecero giungere la notizia all'interno della casa del re.
12
Cosí il re si levò di notte e disse ai suoi servi: «Vi dirò io quel che ci hanno fatto i Siri. Sapendo che noi siamo affamati sono usciti dall'accampamento per nascondersi nella campagna, dicendo: "Come usciranno dalla città, li prenderemo vivi e poi entreremo nella città"»
13
Uno dei suoi servi gli rispose: «Ti prego, lascia che alcuni uomini prendano cinque dei cavalli che ancora rimangono in città. Ecco, essi saranno al massimo come tutta la moltitudine d'Israele che è rimasta in città, oppure saranno come la moltitudine d'Israele che è già perita, e mandiamoli a vedere».
14
Presero dunque due carri con i loro cavalli e il re li mandò in traccia dell'esercito dei Siri, dicendo: «Andate e vedete».
15
Cosí essi andarono dietro a loro fino al Giordano; ed ecco, tutta la strada era cosparsa di vesti e di armi che i Siri avevano gettato via nella loro fuga precipitosa. I messaggeri quindi tornarono e riferirono la cosa al re.
16
Allora il popolo uscí fuori e saccheggiò l'accampamento dei Siri; una misura di fior di farina costava un siclo, e due misure d'orzo costavano pure un siclo, secondo la parola dell'Eterno.
17
Il re aveva messo a guardia della porta il capitano al cui braccio egli si appoggiava; ma il popolo lo calpestò presso la porta, ed egli morí, come aveva detto l'uomo di Dio, quando parlò al re che era sceso a trovarlo.
18
Cosí avvenne come aveva parlato l'uomo di DIO al re, dicendo: «Domani a quest'ora, alla porta di Samaria due misure di orzo costeranno un siclo e una misura di fior di farina costerà pure un siclo».
19
ll capitano aveva quindi risposto all'uomo di DIO e gli aveva detto: «Ecco, anche se l'Eterno facesse delle finestre in cielo, avverrà mai una cosa del genere?». Eliseo gli aveva allora risposto: «Ebbene, lo vedrai con i tuoi stessi occhi, ma non ne mangerai».
20
Gli capitò proprio questo: il popolo lo calpestò presso la porta ed egli morí.

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Luca 5

1-16
1
Or avvenne che, mentre egli si trovava sulla riva del lago di Gennesaret e la folla gli si stringeva attorno per ascoltare la parola di Dio,
2
vide due barche ormeggiate alla riva del lago, dalle quali erano scesi i pescatori e lavavano le reti.
3
Allora salí su una delle barche, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Postosi a sedere, ammaestrava le folle dalla barca.
4
E, quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo, e calate le vostre reti per pescare».
5
E Simone, rispondendo, gli disse: «Maestro, ci siamo affaticati tutta la notte e non abbiamo preso nulla; però, alla tua parola, calerò la rete».
6
E, fatto ciò, presero una tale quantità di pesci che la rete si rompeva.
7
Allora fecero cenno ai loro compagni, che erano nell'altra barca, perché venissero ad aiutarli. Ed essi vennero e riempirono tutt'e due le barche, tanto che stavano affondando.
8
Vedendo questo, Simon Pietro si gettò ai piedi di Gesú, dicendo: «Signore allontanati da me perché sono un uomo peccatore».
9
Infatti Pietro e tutti quelli che erano con lui furono presi da grande stupore, per la quantità di pesci che avevano preso.
10
Lo stesso avvenne pure a Giacomo e a Giovanni, figli di Zebedeo, che erano compagni di Simone. Allora Gesú disse a Simone: «Non temere; da ora in avanti tu sarai pescatore di uomini vivi».
11
Essi quindi, tirate in secco le barche, lasciarono ogni cosa e lo seguirono.
12
Or avvenne che, mentre egli si trovava in una di quelle città, ecco un uomo tutto coperto di lebbra che, veduto Gesú, si prostrò con la faccia a terra e lo pregò, dicendo: «Signore, se tu vuoi, tu puoi mondarmi».
13
Allora egli, distesa la mano, lo toccò dicendo: «Sí, lo voglio, sii mondato». E subito la lebbra lo lasciò.
14
E Gesú gli comandò: «Non dirlo a nessuno; ma va mostrati al sacerdote e fa' un'offerta per la tua purificazione, come ha prescritto Mosé, affinché ciò serva loro di testimonianza».
15
E la sua fama si diffondeva sempre piú; e grandi folle si radunavano per udirlo e per essere da lui guarite dalle loro infermità.
16
Ma egli si ritirava in luoghi solitari e pregava.

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