Abbiate in mente le cose di lassú, non quelle che sono sulla terra, Colossesi 3.2
Leitura diária na versão LND - Italiano


Ezechiele 3
Ezechiele 4
Giovanni 19.17-42

Ezechiele 3


1
Quindi mi disse: «Figlio d'uomo, mangia ciò che tu trovi; mangia questo rotolo, poi va' e parla alla casa d'Israele».
2
Cosí io apersi la bocca ed egli mi fece mangiare quel rotolo.
3
Poi mi disse: «Figlio d'uomo, ciba il tuo ventre e riempi le tue viscere con questo rotolo che ti do». Cosí io lo mangiai e fu nella mia bocca dolce come il miele.
4
Mi disse ancora: «Figlio d'uomo, va
5
perché non sei mandato a un popolo dal linguaggio oscuro e dalla lingua difficile, ma alla casa d'Israele,
6
non a molti popoli dal linguaggio oscuro e dalla lingua difficile, dei quali non comprendi le parole. Certamente se ti avessi mandato da loro, ti avrebbero ascoltato.
7
Ma la casa d'Israele non vorrà ascoltarti, perché non vogliono ascoltare me. Infatti tutta la casa d'Israele ha la fronte dura e il cuore ostinato.
8
Ecco, io ho reso la tua faccia dura contro la loro faccia e ho reso la tua fronte dura contro la loro fronte.
9
Io ho reso la tua fronte come un diamante, piú dura della selce; non temerli, non aver paura di fronte a loro, perché sono una casa ribelle».
10
Poi mi disse: «Figlio d'uomo, ricevi nel tuo cuore tutte le parole che ti dirò e ascoltale con le tue orecchie.
11
E va
12
Quindi lo Spirito mi sollevò e udii dietro a me il suono di un grande fragore che diceva: «Benedetta sia la gloria dell'Eterno dalla sua dimora!».
13
Udii pure il rumore delle ali degli esseri viventi che battevano l'una contro l'altra, il rumore delle ruote accanto ad esse, e il suono di un grande fragore.
14
Cosí lo Spirito mi sollevò e mi portò via, e io andai pieno di amarezza nello sdegno del mio spirito; ma la mano dell'Eterno era forte su di me.
15
Giunsi quindi da quelli che erano in cattività a Tel-abib presso il fiume Kebara e mi fermai dove essi dimoravano e vi rimasi sette giorni in mezzo a loro, stordito.
16
Alla fine dei sette giorni avvenne che la parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo:
17
«Figlio d'uomo, io t'ho stabilito come sentinella per la casa d'Israele quando udrai una parola dalla mia bocca, li avvertirai da parte mia.
18
Se io dico all'empio: "Certamente morirai" e tu non l'avverti e non parli per avvertire l'empio di abbandonare la sua via malvagia perché salvi la sua vita, quell'empio morirà nella sua iniquità, ma del suo sangue domanderò conto a te.
19
Ma se tu avverti l'empio, ed egli non si ritrae dalla sua empietà e dalla sua via malvagia, egli morirà nella sua iniquità, ma tu avrai salvato la tua anima.
20
Se poi un giusto si ritrae dalla sua giustizia e commette iniquità, io gli metterò davanti un ostacolo ed egli morirà; poiché tu non l'hai avvertito egli morirà nel suo peccato, e le cose giuste da lui fatte non saranno piú ricordate, ma del suo sangue domanderò conto alla tua mano.
21
Se però tu avverti il giusto perché non pecchi e non pecca, egli certamente vivrà perché è stato avvertito, e tu avrai salvato la tua anima».
22
Là fu quindi su di me la mano dell'Eterno e mi disse: «Alzati, esci nella pianura e là io ti parlerò».
23
Cosí mi alzai e uscii nella pianura, ed ecco là stava la gloria dell'Eterno, come la gloria che avevo visto presso il fiume Kebar, e caddi sulla mia faccia.
24
Ma lo Spirito entrò in me, mi fece alzare in piedi e mi parlò e mi disse: «Va' chiuditi in casa tua.
25
Ed ecco, figlio d'uomo, a te metteranno addosso delle corde, con esse ti legheranno e cosí non potrai uscire in mezzo a loro.
26
Io farò aderire la tua lingua al palato e resterai muto, cosí non sarai piú per loro uno che li rimprovera, perché sono una casa ribelle,
27
Ma quando ti parlerò, ti aprirò la bocca e tu dirai loro: "Cosí dice il Signore, l'Eterno" Chi vuole ascoltare ascolti, e chi rifiuta di ascoltare rifiuti pure, perché sono una casa ribelle».

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Ezechiele 4


1
«Tu, figlio d'uomo, prenditi una tavoletta d'argilla, mettila davanti a te e disegnavi sopra una città, Gerusalemme;
2
cingila d'assedio, costruisci contro di essa una torre, innalza contro di essa terrapieni, metti contro di essa accampamenti e colloca tutt'intorno ad essa gli arieti.
3
Prenditi poi una piastra di ferro e mettila come un muro di ferro tra te e la città; volgi la tua faccia contro di essa ed essa sarà assediata, e tu la cingerai d'assedio. Questo sarà un segno per la casa d'Israele.
4
Coricati quindi sul fianco sinistro e deponi su di esso l'iniquità della casa d'Israele. Per il numero di giorni in cui rimarrai coricato su di esso, porterai la loro iniquità.
5
Io ho infatti deposto su di te gli anni della loro iniquità in base al numero dei giorni a in cui rimarrai coricato: trecentonovanta giorni. Tu porterai cosí l'iniquità della casa d'Israele.
6
Terminati questi, ti coricherai di nuovo sul tuo fianco destro e porterai l'iniquità della casa di Giuda per quaranta giorni. Ho deposto su di te un giorno per ogni anno.
7
Tu volgerai la tua faccia e il tuo braccio nudo verso l'assedio di Gerusalemme e profetizzerai contro di essa.
8
Ed ecco, ti metto addosso delle corde e tu non potrai voltarti da un fianco all'altro, finché tu non abbia compiuto i giorni del tuo assedio.
9
Prenditi anche frumento, orzo, fave, lenticchie, miglio e farro, mettili in un vaso e fattene del pane; ne mangerai durante tutti i giorni in cui rimarrai coricato sul tuo fianco, e cioè per trecentonovanta giorni.
10
Il cibo che mangerai sarà del peso di venti sicli per giorno; lo mangerai in particolari momenti, ogni giorno.
11
Berrai pure acqua razionata: un sesto di un hin; la berrai in particolari momenti ogni giorno.
12
Mangerai questo cibo in forma di focacce d'orzo, che cuocerai con escrementi umani sotto i loro occhi».
13
Poi l'Eterno disse: «Cosí i figli d'Israele mangeranno il loro pane contaminato in mezzo alle nazioni tra le quali io li disperderò».
14
Allora io dissi: «Ah, Signore, Eterno, ecco, io non mi sono mai contaminato; dalla mia fanciullezza fino ad ora non ho mai mangiato carne di bestia morta naturalmente o sbranata, e non mi è mai entrata in bocca alcuna carne impura».
15
Egli allora mi disse: «Ecco, io ti do sterco di bue invece di escrementi umani, sopra quello cuocerai il tuo pane».
16
Poi mi disse: «Figlio d'uomo, io farò mancare il sostegno del pane in Gerusalemme; essi mangeranno il pane a peso e nell'afflizione e berranno l'acqua razionata nel terrore,
17
perché mancheranno di pane e acqua e si guarderanno l'un l'altro sgomenti, struggendosi nella loro iniquità».

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Giovanni 19

17-42
17
Ed egli, portando la sua croce, si avviò verso il luogo detto "del Teschio" che in ebraico si chiama "Golgota",
18
dove lo crocifissero, e con lui due altri, uno di qua e l'altro di là, e Gesú nel mezzo.
19
Or Pilato fece anche un'iscrizione e la pose sulla croce, e vi era scritto: "GESU' IL NAZARENO, IL RE DEI GIUDEI".
20
Cosí molti dei Giudei lessero questa iscrizione, perché il luogo dove Gesú fu crocifisso era vicino alla città, e quella era scritta in ebraico, in greco e in latino.
21
Perciò i capi dei sacerdoti dei Giudei dissero a Pilato: «Non scrivere: "Il re dei Giudei", ma che egli ha detto: "Io sono il re dei Giudei".
22
Pilato rispose: «Ciò che ho scritto, ho scritto».
23
Or i soldati, quando ebbero crocifisso Gesú, presero le sue vesti e ne fecero quattro parti, una parte per ciascun soldato, e la tunica. Ma la tunica era senza cuciture, tessuta d'un sol pezzo da cima a fondo.
24
Dissero dunque fra di loro: «Non stracciamola, ma tiriamola a sorte per decidere di chi sarà»; e ciò affinché si adempisse la Scrittura, che dice: «Hanno spartito fra di loro le mie vesti, e hanno tirato a sorte la mia tunica». I soldati dunque fecero queste cose.
25
Or presso la croce di Gesú stavano sua madre e la sorella di sua madre, Maria di Cleopa e Maria Maddalena.
26
Gesú allora, vedendo sua madre e presso di lei il discepolo che egli amava, disse a sua madre: «Donna, ecco tuo figlio!».
27
Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!». E da quel momento il discepolo l'accolse in casa sua.
28
Dopo questo, sapendo Gesú che ogni cosa era ormai compiuta, affinché si adempisse la Scrittura, disse: «Ho sete».
29
Or c'era là un vaso pieno d'aceto. Inzuppata dunque una spugna nell'aceto e postala in cima ad un ramo d'issopo gliela accostarono alla bocca.
30
Quando Gesú ebbe preso l'aceto disse: «E' compiuto». E, chinato il capo, rese lo spirito.
31
Or i Giudei, essendo il giorno di Preparazione, affinché i corpi non rimanessero sulla croce il sabato, perché quel sabato era un giorno di particolare importanza, chiesero a Pilato che fossero loro spezzate le gambe e fossero portati via.
32
I soldati dunque vennero e spezzarono le gambe al primo e poi anche all'altro, che era crocifisso con lui;
33
ma, arrivati a Gesú, come videro che era già morto, non gli spezzarono le gambe,
34
ma uno dei soldati gli trafisse il costato con una lancia, e subito ne uscí sangue ed acqua.
35
E colui che ha visto ne ha reso testimonianza e la sua testimonianza è verace, ed egli sa che dice il vero, affinché voi crediate.
36
Queste cose infatti sono accadute affinché si adempisse la Scrittura: «Non gli sarà spezzato alcun osso».
37
E ancora un'altra Scrittura dice: «Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto».
38
Dopo queste cose, Giuseppe d'Arimatea che era discepolo di Gesú, ma di nascosto per timore dei Giudei, chiese a Pilato di poter prendere il corpo di Gesú; e Pilato glielo permise. Egli dunque venne e prese il corpo di Gesú.
39
Or venne anche Nicodemo, che in precedenza era andato di notte da Gesú, portando una mistura di mirra e di aloe di circa cento libbre.
40
Essi dunque presero il corpo di Gesú e lo avvolsero in panni di lino con gli aromi, secondo il costume di sepoltura in uso presso i Giudei.
41
Or nel luogo dove egli fu crocifisso c'era un orto, e nell'orto un sepolcro nuovo nel quale non era ancora stato posto nessuno.
42
Lí dunque, a motivo del giorno di Preparazione dei Giudei, misero Gesú perché il sepolcro era vicino.

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