Bem-aventurado aquele que lê, e os que ouvem as palavras desta profecia, e guardam as coisas que nela estão escritas porque o tempo está próximo. Apocalipse 1.3.
Or avvenne che, mentre Pietro percorreva tutto il paese, venne anche dai santi che abitavano a Lidda.
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Qui trovò un uomo di nome Enea che già da otto anni giaceva in un letto, perché era paralitico.
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Pietro gli disse: «Enea, Gesú, il Cristo, ti guarisce; alzati e rifatti il letto». Ed egli subito si alzò.
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E tutti gli abitanti di Lidda e di Saron lo videro e si convertirono al Signore.
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Or in Ioppe c'era una discepola di nome Tabitha, che significa Gazzella ella faceva molte buone opere e molte elemosine.
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Or avvenne in quei giorni che ella si ammalò e morí. Dopo averla lavata, fu posta in una stanza al piano superiore.
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E, poiché Lidda era vicina a loppe, i discepoli, udito che Pietro si trovava là gli mandarono due uomini per pregarlo di venire da loro senza indugio.
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Pietro dunque si alzò e partí con loro. Appena giunse, lo condussero nella stanza di sopra; tutte le vedove si presentarono a lui piangendo e gli mostrarono tutte le tuniche e le vesti che Gazzella faceva, mentre era con loro.
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Pietro allora, fatti uscire tutti, si pose in ginocchio e pregò. Poi, rivoltosi al corpo, disse: «Tabitha, alzati!». Ed ella aprí gli occhi e, visto Pietro, si mise a sedere.
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Egli le diede la mano e l'aiutò ad alzarsi, e, chiamati i santi e le vedove, la presentò loro in vita.
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La cosa fu risaputa per tutta Ioppe, e molti credettero nel Signore.
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E Pietro, rimase a Ioppe parecchi giorni, in casa di un certo Simone, conciatore di pelli.