Giobbe 19Giobbe 20Giobbe 211 Corinzi 2Giobbe 19
1
Allora Giobbe rispose e disse:
2
«Fino a quando affliggerete la mia anima e mi opprimerete coi vostri discorsi?
3
Sono già dieci volte che mi schernite e non vi vergognate di offendermi.
4
Anche se fosse vero che ho mancato, il mio errore riguarderebbe me solo.
5
Ma se proprio volete insuperbire contro di me rimproverandomi l'oggetto della mia vergogna.
6
sappiate allora che Dio mi ha trattato ingiustamente e mi ha avvolto nelle sue reti
7
Ecco, io grido: "Violenza!" ma non ho alcuna risposta; grido per aiuto, ma non c'è giustizia!
8
Mi ha sbarrato la strada e cosí non posso passare; ha sparso le tenebre sul mio cammino.
9
Mi ha spogliato del mio onore e mi ha tolto dal capo la corona.
10
Mi ha demolito da ogni lato e io me ne vado; ha sradicato come un albero la mia speranza.
11
La sua ira si è accesa contro di me e mi considera come suo nemico,
12
Le sue schiere sono venute tutte insieme e hanno costruito la loro strada contro di me, si sono accampate intorno alla mia tenda.
13
Egli ha allontanato da me i miei fratelli, e i miei conoscenti si sono interamente estraniati da me.
14
I miei parenti mi hanno abbandonato e i miei intimi amici mi hanno dimenticato.
15
I miei domestici e le mie serve mi trattano come un estraneo, ai loro occhi sono un forestiero.
16
Chiamo il mio servo, ma egli non risponde; devo supplicarlo con la mia bocca.
17
Il mio fiato è ripugnante per mia moglie, e sono nauseante ai figli del mio stesso grembo.
18
Persino i bambini mi disprezzano; e provo ad alzarmi, parlano contro di me.
19
Tutti gli amici piú intimi mi hanno in orrore, e quelli che amavo si sono rivoltati contro di me.
20
Le mie ossa si attaccano alla mia pelle e alla mia carne e non mi è rimasto che la pelle dei denti.
21
Pietà di me, pietà di me, almeno voi amici miei, perché la mano di Dio mi ha colpito.
22
Perché mi perseguitate come fa Dio e non siete mai sazi della mia carne?
23
Oh, se le mie parole fossero scritte oh, se fossero incise in un libro;
24
se fossero scolpite per sempre su una roccia con uno stilo di ferro e col piombo!
25
Ma io so che il mio Redentore, vive e che alla fine si leverà sulla terra.
26
Dopo che questa mia pelle sarà distrutta, nella mia carne vedrò Dio.
27
Lo vedrò io stesso; i miei occhi lo contempleranno, e non un altro. Il mio cuore si strugge dentro di me.
28
Se dite: "Perché lo perseguitiamo?" quando la radice di questi mali si trova in me,
29
temete per voi stessi la spada, perché l'ira porta la punizione della spada, affinché sappiate che c'è un giudizio»
topoGiobbe 20
1
Allora Zofar di Naamath rispose e disse:
2
«Per questo i miei pensieri mi spingono a rispondere, a motivo dell'agitazione che sento dentro di me.
3
Ho udito un rimprovero che mi disonora, ma il mio spirito mi spinge a rispondere in base al mio intendimento.
4
Non sai tu che da sempre, da quando l'uomo fu posto sulla terra,
5
il trionfo dei malvagi dura poco e la gioia degli empi non dura che un istante?
6
Anche se la sua grandezza giungesse fino al cielo e il suo capo toccasse le nubi.
7
perirà per sempre come il suo sterco; quelli che l'hanno visto diranno: "Dov'è?"
8
Volerà via come un sogno e non si troverà piú; si dileguerà come una visione notturna.
9
L'occhio che lo guardava, non lo scorgerà piú; anche la sua dimora non lo vedrà piú.
10
I suoi figli cercheranno di guadagnarsi il favore dei poveri e le sue mani ristabiliranno la sua ricchezza.
11
Il vigore giovanile che gli riempiva le ossa giacerà nella polvere con lui.
12
Anche se il male è dolce nella sua bocca se lo nasconde sotto la lingua,
13
non tollera di lasciarlo andare ma continua a tenerlo in bocca.
14
Il suo cibo però nelle sue viscere si trasforma e diventa un veleno di aspide dentro di lui.
15
Egli vomiterà le ricchezze che ha inghiottito; Dio stesso gliele farà uscire dal ventre.
16
Ha succhiato veleno di aspide, la lingua di una vipera lo ucciderà.
17
Non vedrà piú corsi d'acqua né torrenti, che scorrono con miele e burro.
18
Restituirà ciò per cui ha faticato senza neppure ingoiarlo; non avrà alcuna gioia dai profitti del suo commercio.
19
Poiché ha oppresso e abbandonato il povero, si è impadronito con la forza di una casa che non aveva costruito.
20
Poiché la sua ingordigia non ha mai conosciuto requie, egli non salverà nulla delle cose tanto desiderate.
21
Nulla sfuggirà alla sua voracità, perciò il suo benessere non durerà.
22
Nel colmo della sua abbondanza si troverà in strettezze; la mano di tutti quelli che soffrono si leverà contro di lui.
23
Quando starà per riempire il suo ventre. Dio manderà su di lui l'ardore della sua ira, che pioverà su di lui mentre sta mangiando.
24
Egli può sfuggire a un'arma di ferro, ma lo trafiggerà un arco di bronzo.
25
Si estrae la freccia che esce dal suo corpo, la scintillante punta esce fuori dal suo fiele; i terrori lo assalgono.
26
Tenebre totali sono riservate per i suoi tesori, lo consumerà un fuoco non attizzato; quelli lasciati nella sua tenda saranno in angoscia.
27
Il cielo rivelerà la sua iniquità e la terra insorgerà contro di lui.
28
Le rendite della sua casa saranno rimosse, portate via nel giorno della sua ira.
29
Questa è la sorte che DIO riserva all'uomo malvagio, l'eredità che gli è assegnata da Dio».
topoGiobbe 21
1
Allora Giobbe rispose e disse:
2
«Ascoltate attentamente ciò che dico, e sia questo il conforto che mi date.
3
Abbiate pazienza con me e lasciatemi parlare e, quando avrò parlato, deridetemi pure.
4
Mi lamento forse di un uomo? E perché il mio spirito non dovrebbe rattristarsi?
5
Guardatemi e stupite, e mettetevi la mano sulla bocca.
6
Quando ci penso, ne sono spaventato e la mia carne è presa da un tremito.
7
Perché mai vivono gli empi, e perchè invecchiano ed accrescono le loro ricchezze?
8
La loro discendenza si afferma insieme ad essi sotto i loro sguardi e i loro rampolli fioriscono sotto i loro occhi.
9
Le loro case sono al sicuro, senza spaventi, e la verga di Dio non grava su di loro.
10
Il loro toro feconda e non falla, la loro vacca figlia senza abortire.
11
Mandano fuori come un gregge i loro piccoli, e i loro figli saltano.
12
Cantano al suono di timpano e di cetra e si rallegrano al suono del flauto.
13
Trascorrono nel benessere i loro giorni, poi in un momento scendono nello Sceol.
14
Eppure dicevano a Dio: "Allontanati da noi, perché non desideriamo affatto conoscere le tue vie.
15
Chi è l'Onnipotente perché dobbiamo servirlo? Che ci giova inoltre pregarlo?
16
Ecco, la loro prosperità non sta forse nelle loro mani? Il consiglio degli empi è ben lontano da me.
17
Quante volte si spegne la lampada dei malvagi o la distruzione si abbatte su di loro, le sofferenze che Dio assegna nella sua ira?
18
Sono essi come paglia davanti al vento o come pula portata via dall'uragano?
19
Voi dite che Dio conserva la punizione dell'iniquità di uno per i suoi figli. Lo ripaghi Dio, perché egli possa capire.
20
Veda con i suoi occhi la sua distruzione e beva dell'ira dell'Onnipotente!
21
Che cosa gl'importa infatti della sua casa dopo la morte, quando il numero dei suoi mesi è compiuto?
22
Può qualcuno insegnare a Dio conoscenza, a lui che giudica quelli di lassú?
23
Uno muore nel suo pieno vigore, tutto tranquillo e sicuro
24
ha i secchi pieni di latte e il midollo delle sue ossa è fresco.
25
Un altro invece muore con l'anima amareggiata, senza aver mai gustato il bene.
26
Ambedue giacciono insieme nella polvere e i vermi li ricoprono.
27
Ecco, io conosco i vostri pensieri e i piani con i quali mi vorreste fare violenza
28
Infatti voi dite: "Dov'è la casa del principe, e dov'è la tenda, la dimora dei malvagi?
29
Non avete interrogato quelli che viaggiano e non riconoscete i loro segni?
30
I malvagi infatti sono risparmiati nel giorno della distruzione e sono portati in salvo nel giorno dell'ira.
31
Chi gli rinfaccia la sua condotta e chi lo ripaga per ciò che ha fatto?
32
Egli è portato alla sepoltura e si farà la guardia sulla sua tomba.
33
Le zolle della valle gli saranno dolci, tutta la gente lo seguirà, mentre una folla immensa lo precede.
34
Come potete dunque consolarmi con parole vane, dato che dalle vostre parole non rimane che falsità?».
topo1 Corinzi 2
1
Anch'io, fratelli, quando venni da voi, non venni con eccellenza di parola o di sapienza, annunziandovi la testimonianza di Dio,
2
perché mi ero proposto di non sapere fra voi altro, se non Gesú Cristo e lui crocifisso.
3
Cosí io sono stato presso di voi con debolezza, con timore e con gran tremore.
4
La mia parola e la mia predicazione non consistettero in parole persuasive di umana sapienza, ma in dimostrazione di Spirito e di potenza,
5
affinché la vostra fede non fosse fondata sulla sapienza degli uomini, ma sulla potenza di Dio.
6
Or noi parliamo di sapienza fra gli uomini maturi, ma di una sapienza che non è di questa età né dei dominatori di questa età che sono ridotti al nulla,
7
ma parliamo della sapienza di Dio nascosta nel mistero, che Dio ha preordinato prima delle età per la nostra gloria,
8
che nessuno dei dominatori di questa età ha conosciuta; perché, se l'avessero conosciuta, non avrebbero crocifisso il Signore della gloria.
9
Ma come sta scritto: «Le cose che occhio non ha visto e che orecchio non ha udito e che non sono salite in cuor d'uomo, sono quelle che Dio ha preparato per quelli che lo amano».
10
Dio però le ha rivelate a noi per mezzo del suo Spirito, perché lo Spirito investiga ogni cosa, anche le profondità di Dio.
11
Chi tra gli uomini, infatti conosce le cose dell'uomo, se non lo spirito dell'uomo che è in lui? Cosí pure nessuno conosce le cose di Dio, se non lo Spirito di Dio.
12
Ora noi non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma lo Spirito che viene da Dio, affinché conosciamo le cose che ci sono state donate da Dio.
13
Di queste anche parliamo, non con parole insegnate dalla sapienza umana ma insegnate dallo Spirito Santo, esprimendo cose spirituali con parole spirituali.
14
Or l'uomo naturale non riceve le cose dello Spirito di Dio, perché sono follia per lui, e non le può conoscere, poiché si giudicano spiritualmente.
15
Ma colui che è spirituale giudica ogni cosa ed egli non è giudicato da alcuno.
16
Infatti chi ha conosciuto la mente del Signore per poterlo ammaestrare? Or noi abbiamo la mente di Cristo.
topo