1 Re 41 Re 51 Re 6Giacomo 2.1->Giacomo 3.1-131 Re 4
1
Il re Salomone regnava su tutto Israele.
2
Questi erano i suoi alti funzionari Azariah, figlio del sacerdote Tsadok
3
Elihoref ed Ahijah, figli di Scisha erano segretari; Giosafat, figlio di Ahilud, era cancelliere;
4
Benaiah, figlio di Jehoiada, era capo dell'esercito; Tsadok e Abiathar erano sacerdoti;
5
Azariah, figlio di Nathan, era capo dei prefetti, Zabud, figlio di Nathan, era sacerdote e consigliere personale del re.
6
Ahishar era maggiordomo e Adoniram, figlio di Abda, era preposto ai tributi.
7
Salomone aveva dodici prefetti su tutto Israele, i quali provvedevano al mantenimento del re e della sua casa; ciascuno aveva l'incarico di provvedere per un mese all'anno.
8
Questi sono i loro nomi: Ben-Hur nella regione montuosa di Efraim;
9
Ben-Deker, a Makats, a Shaalbim, a Beth-Scemesh e a Elon di Beth-Hanan;
10
Ben-Hesed, ad Arubboth; a lui appartenevano Sokoh e tutto il paese di Hefer
11
Ben-Abinadab, in tutta la regione di Dor; Tafath, figlia di Salomone, era sua moglie;
12
Baana, figlio di Ahilud, aveva Taanak, Meghiddo e tutto Beth-Scean, che è vicino a Tsarethan, sotto Jizreel, da Beth-Scean ad Abel-Meholah, fino al di là di Jokneam;
13
Ben-Gheber, a Ramoth di Galaad; egli aveva i villaggi di Jair, figlio di Manasse, in Galaad, e anche la regione di Argob in Bashan, sessanta grandi città con mura e sbarre di bronzo;
14
Ahinadab, figlio di Iddo, a Mahanaim;
15
Ahimaats, in Neftali, anch'egli aveva preso in moglie Basmath, una figlia di Salomone;
16
Banah, figlio di Hushai, in Ascer e in Aloth;
17
Giosafat, figlio di Parnah, in Issacar;
18
Scimei, figlio di Elah, in Beniamino
19
Gheber, figlio di Uri, nel paese di Galaad, nel paese di Sihon, re degli Amorei, e di Og, re di Bashan; egli era l'unico prefetto che c'era nel paese.
20
Giuda e Israele erano numerosi come la sabbia che è sul lido del mare. Essi mangiavano e bevevano allegramente.
21
Cosí Salomone dominava su tutti i regni dal Fiume fino al paese dei Filistei e ai confini dell'Egitto. Essi gli portavano tributi e lo servirono tutti i giorni della sua vita.
22
La provvista di viveri di Salomone per ogni giorno consisteva in trenta cori di fior di farina e sessanta cori di farina ordinaria,
23
dieci buoi ingrassati, venti buoi da pascolo e cento ovini senza contare i cervi, le gazzelle, i caprioli e il pollame ingrassato.
24
Egli dominava su tutto il paese di qua dal Fiume, da Tifsah fino a Gaza, su tutti i re di qua dal Fiume, ed era in pace con tutti i confinanti all'intorno.
25
Giuda ed Israele, da Dan fino a Beer-Sceba, vissero al sicuro, ognuno sotto la sua vite e il suo fico, tutto il tempo che regnò Salomone.
26
Salomone aveva pure quarantamila scuderie di cavalli per i suoi carri, e dodicimila cavalieri.
27
Questi prefetti ciascuno nel suo mese, provvedevano al mantenimento del re Salomone e di tutti quelli che erano ammessi alla sua mensa; e non lasciavano mancare nulla.
28
Facevano anche portare l'orzo e la paglia per i cavalli e per i muli nel posto dove occorreva, ciascuno secondo gli ordini ricevuti.
29
DIO concesse a Salomone sapienza, una grandissima intelligenza e una mente vasta come la sabbia che è sulla riva del mare.
30
E la sapienza di Salomone superò la sapienza di tutti i figli d'Oriente e tutta la sapienza degli Egiziani.
31
Egli fu piú sapiente di ogni altro uomo: più di Ethan l'Ezrahita, piú di Heman, di Kakol e di Darda, figli di Mahol, e la sua fama si diffuse per tutte le nazioni circonvicine.
32
Pronunziò tremila proverbi e i suoi cantici furono mille e cinque.
33
Parlò degli alberi, dal cedro del Libano all'issopo che spunta dal muro; parlò pure degli animali, degli uccelli dei rettili e dei pesci.
34
Da tutti i popoli veniva gente per udire la sapienza di Salomone, mandati da tutti i re della terra che avevano sentito parlare della sua sapienza.
topo1 Re 5
1
Quando Hiram, re di Tiro, seppe che Salomone era stato unto re al posto di suo padre, gli mandò i suoi servi, perché Hiram era sempre stato amico di Davide.
2
Allora Salomone mandò a dire a Hiram:
3
«Tu sai che mio padre Davide non ha potuto edificare un tempio al nome dell'Eterno, il suo DIO, a motivo delle guerre mosse contro di lui da tutte le parti, finche l'Eterno non pose i suoi nemici sotto la pianta dei suoi piedi.
4
Ma ora l'Eterno, il mio DIO, mi ha dato riposo tutt'intorno; e non ho piú né avversari né alcuna calamità.
5
Perciò ora intendo costruire un tempio al nome dell'Eterno, il mio DIO, secondo quanto l'Eterno promise a mio padre Davide, quando gli disse: "Tuo figlio, che io metterò sul tuo trono al tuo posto, sarà lui che edificherà un tempio.
6
Ordina dunque che si taglino per me cedri del Libano. I miei servi lavoreranno con i tuoi servi, e per il salario dei tuoi servi io ti darò tutto ciò che chiederai. Tu sai infatti che tra di noi non c'è nessuno che sappia tagliare alberi come quei di Sidone».
7
Quando Hiram udí le parole di Salomone, si rallegrò grandemente e disse: «Benedetto sia oggi l'Eterno, che ha dato a Davide un figlio saggio per regnare sopra questo grande popolo».
8
Quindi Hiram mandò a dire a Salomone: «Ho considerato attentamente il messaggio che mi hai fatto pervenire. Io farò tutto ciò che desideri riguardo al legname di cedro e al legname di cipresso.
9
I miei servi li porteranno dal Libano al mare e li farò trasportare per mare su zattere fino al luogo che tu mi indicherai; li farò quindi scaricare là e tu li porterai via. In compenso, tu verrai incontro al mio desiderio, fornendo di viveri la mia casa».
10
Cosí Hiram forní a Salomone tutto il legname di cedro e il legname di cipresso che volle.
11
Salomone invece forní a Hiram ventimila cori di grano per il mantenimento della sua casa e venti cori d'olio vergine. Salomone dava tutto questo a Hiram, anno per anno.
12
L'Eterno diede sapienza a Salomone, come gli aveva promesso; vi fu pace tra Hiram e Salomone, e i due fecero un'alleanza.
13
Il re Salomone reclutò gente per lavori forzati da tutto Israele, e quelli addetti ai lavori forzati erano trentamila uomini.
14
Li mandava a turno in Libano diecimila al mese, passavano un mese in Libano e due mesi a casa; il sovrintendente dei lavori forzati era Adoniram.
15
Salomone aveva inoltre settantamila uomini che trasportavano carichi e ottantamila tagliapietre sui monti,
16
senza contare i tremilatrecento capi preposti da Salomone alle varie attività e a sorvegliare le persone addette ai lavori.
17
Il re comandò di estrarre pietre grosse, pietre di valore e pietre squadrate per fare le fondamenta del tempio.
18
Cosí gli operai di Salomone e gli operai di Hiram e i Ghiblei estrassero le pietre, e prepararono il legname e le pietre per la costruzione del tempio.
topo1 Re 6
1
Nell'anno quattrocentottanta dopo l'uscita dei figli d'Israele dal paese d'Egitto, nel quarto anno del suo regno sopra Israele, nel mese di Ziv, che è il secondo mese, Salomone cominciò a costruire la casa dell'Eterno.
2
Il tempio che il re Salomone costruí per l'Eterno, aveva sessanta cubiti di lunghezza, venti di larghezza e trenta di altezza.
3
Il portico davanti al tempio aveva venti cubiti di lunghezza, eguagliando cosí la larghezza stessa del tempio, e la sua larghezza si estendeva dieci cubiti dalla facciata del tempio.
4
Al tempio fece finestre con inferriate.
5
A ridosso del muro del tempio egli costruí delle camere che correvano tutt'intorno al muro del tempio, tanto del luogo santo che del luogo santissimo; cosí fece delle camere laterali tutt'intorno.
6
Le camere del primo piano erano larghe cinque cubiti, la larghezza di quelle di mezzo di sei cubiti e la larghezza di quelle del terzo piano di sette cubiti; egli infatti aveva fatto delle sporgenze tutt'intorno ai muri del tempio, perchè le travi di sostegno non fossero incastrate nei muri del tempio.
7
Per la costruzione del tempio si usarono pietre già squadrate alla cava; così durante la costruzione del tempio non si udí rumore di martello, di ascia o di altro strumento di ferro.
8
L'ingresso al primo piano si trovava sul lato destro del tempio; quindi per una scala a chiocciola si saliva al piano di mezzo, e dal piano di mezzo al terzo.
9
Dopo aver finito di costruire il tempio, Salomone lo coperse di travi e di assi di cedro.
10
Costruí i piani laterali con le camere tutt'intorno al tempio, ciascuno alto cinque cubiti, e li collegò al tempio con travi di cedro.
11
Or la parola dell'Eterno fu rivolta a Salomone, dicendo:
12
«Per questo tempio che mi stai edificando, se tu cammini secondo i miei statuti, se metti in pratica i miei decreti e osservi tutti i miei comandamenti camminando in essi, io confermerò a tuo favore la promessa che feci a Davide tuo padre:
13
abiterò in mezzo ai figli d'Israele e non abbandonerò il mio popolo Israele».
14
Cosí Salomone costruí il tempio e lo terminò.
15
Costruí quindi le pareti interne del tempio con tavole di cedro; e dal pavimento del tempio fino al soffitto le rivestí all'interno con legno; poi coperse il pavimento del tempio di tavole di cipresso.
16
Allestí pure con tavole di cedro uno spazio di venti cubiti in fondo al tempio, dal pavimento al soffitto; e riserbò quello spazio interno come santuario, come il luogo santissimo.
17
La casa, cioè il tempio, davanti al luogo santissimo era lungo quaranta cubiti.
18
L'interno del tempio, era di cedro scolpito a coloquintidi e a fiori sbocciati; tutto era di cedro e non si vedeva una pietra.
19
Salomone allestí il luogo santissimo all'interno del tempio, per collocarvi l'arca del patto dell'Eterno.
20
Il luogo santissimo aveva venti cubiti di lunghezza, venti cubiti di larghezza e venti cubiti di altezza. Salomone lo ricoprí di oro finissimo; e ricoprí l'altare di cedro.
21
Cosí Salomone ricoprí l'interno del tempio d'oro finissimo, stese delle catenelle d'oro davanti al luogo santissimo e lo ricoprí d'oro.
22
Ricoprí d'oro tutto il tempio, finché tutto il tempio fu terminato e ricoprí pure d'oro tutto l'altare che apparteneva al luogo santissimo.
23
All'interno del luogo santissimo fece due cherubini di legno d'ulivo, alti dieci cubiti.
24
L'ala di un cherubino misurava cinque cubiti, e l'altra misurava pure cinque cubiti; c'erano quindi dieci cubiti dalla punta di un'ala alla punta dell'altra.
25
Anche l'altro cherubino era di dieci cubiti; entrambi i cherubini avevano le stesse dimensioni e la stessa forma.
26
L'altezza di un cherubino era di dieci cubiti, e cosí anche quella dell'altro cherubino.
27
Salomone pose i cherubini in mezzo al luogo santissimo. I cherubini avevano le ali spiegate; l'ala del primo toccava una parete e l'ala del secondo toccava l'altra parete; le loro ali interne invece si toccavano in mezzo alla casa.
28
Quindi ricoprí i cherubini d'oro.
29
Fece anche scolpire su tutte le pareti del tempio, tutt'intorno, figure di rilievo di cherubini, palme e fiori sbocciati, tanto all'interno che all'esterno.
30
Poi ricoprí d'oro il pavimento del tempio, tanto all'interno che all'esterno.
31
Per l'ingresso del luogo santissimo fece una porta a due battenti di legno di ulivo; l'architrave e gli stipiti occupavano la quinta parte della parete.
32
I due battenti erano di legno di ulivo. Su di essi fece scolpire figure di cherubini di palme e di fiori sbocciati e li ricoprí d'oro, stendendo l'oro sui cherubini e sulle palme.
33
Per la porta del tempio fece pure degli stipiti di legno di ulivo, che occupavano il quarto della larghezza del muro,
34
e due battenti di legno di cipresso; ciascun battente constava di due pezzi pieghevoli.
35
Su di essi fece scolpire cherubini, palme e fiori sbocciati e li ricoprí d'oro, che distese esattamente sulle sculture.
36
Quindi costruí il cortile interno con tre ordini di pietre squadrate e un ordine di travi di cedro.
37
Il quarto anno, nel mese di Ziv, si gettarono le fondamenta della casa dell'Eterno;
38
l'undicesimo anno, nel mese di Bul che è l'ottavo mese, il tempio fu terminato in tutte le sue parti, in base a tutti i disegni dati. Cosí Salomone impiegò sette anni a costruirlo.
topoGiacomo 2
1->
1
Fratelli miei, non associate favoritismi personali alla fede del nostro Signore Gesú Cristo, il Signore della gloria.
2
Se nella vostra assemblea, infatti, entra un uomo con un anello d'oro, vestito splendidamente, ed entra anche un povero con un vestito sporco,
3
e voi avete un particolare riguardo a colui che porta la veste splendida e gli dite: «Tu siediti qui in un bel posto», e al povero dite: «Tu stattene là in piedi», oppure: «Siediti qui vicino al mio sgabello»,
4
non avete fatto una discriminazione fra voi stessi, divenendo cosí giudici dai ragionamenti malvagi?
5
Ascoltate, fratelli miei carissimi, non ha Dio scelto i poveri del mondo, perché siano ricchi in fede ed eredi del regno che egli ha promesso a coloro che lo amano?
6
Ma voi avete disonorato il povero! Non sono forse i ricchi quelli che vi tiranneggiano? Non sono essi quelli che vi trascinano davanti ai tribunali?
7
Non sono essi quelli che bestemmiano il glorioso nome che è stato invocato su di voi?
8
Se veramente adempite la legge regale secondo la Scrittura: «Ama il tuo prossimo come te stesso», fate bene;
9
ma se usate favoritismi personali, commettete peccato e siete condannati dalla legge come trasgressori.
10
Chiunque infatti osserva tutta la legge, ma viene meno in un sol punto, è colpevole su tutti i punti.
11
Difatti, colui che ha detto: «Non commettere adulterio», ha anche detto: «Non uccidere». Per cui se tu non commetti adulterio ma uccidi, sei trasgressore della legge.
12
Parlate quindi e agite come se doveste essere giudicati dalla legge della libertà,
13
perché il giudizio sarà senza misericordia contro chi non ha usato misericordia; e la misericordia trionfa sul giudizio.
14
A che giova, fratelli miei, se uno dice di aver fede ma non ha opere? Può la fede salvarlo?
15
Or, se un fratello o una sorella sono nudi e mancano del cibo quotidiano,
16
e qualcuno di voi dice loro: «Andatevene in pace, scaldatevi e saziatevi», ma non date loro le cose di cui hanno bisogno per il corpo, a che giova?
17
Cosí è pure della fede; se non ha le opere, per se stessa è morta.
18
Ma qualcuno dirà: «Tu hai la fede, e io ho le opere»; mostrami la tua fede senza le tue opere e io ti mostrerò la mia fede con le mie opere.
19
Tu credi che c'è un solo Dio. Fai bene; anche i demoni credono e tremano.
20
Ma vuoi renderti conto, o insensato, che la fede senza le opere è morta?
21
Abrahamo, nostro padre, non fu forse giustificato per mezzo delle opere quando offrí il proprio figlio Isacco sull'altare?
22
Tu vedi che la fede operava insieme alle opere di lui, e che per mezzo delle opere la fede fu resa perfetta.
23
Cosí si adempí la Scrittura, che dice: «Or Abrahamo credette a Dio, e ciò gli fu imputato a giustizia»; e fu chiamato amico di Dio.
24
Perciò vedete che l'uomo è giustificato per le opere e non per fede soltanto.
25
Similmente anche Rahab, la prostituta, non fu essa giustificata per le opere quando accolse i messi e li rimandò per un'altra strada?
26
Infatti, come il corpo senza lo spirito è morto, cosí anche la fede senza le opere è morta.
topoGiacomo 3
1-13
1
Fratelli miei, non siate in molti a far da maestri, sapendo che ne riceveremo un piú severo giudizio,
2
poiché tutti manchiamo in molte cose. Se uno non sbaglia nel parlare, è un uomo perfetto, ed è pure capace di tenere a freno tutto il corpo.
3
Ecco noi mettiamo il freno nella bocca dei cavalli, perché ci ubbidiscano, e cosí possiamo guidare tutto il loro corpo.
4
Ecco, anche le navi, benché siano tanto grandi e siano spinte da forti venti, sono guidate da un piccolissimo timone dovunque vuole il timoniere.
5
Cosí anche la lingua è un piccolo membro, ma si vanta di grandi cose. Considerate come un piccolo fuoco incendi una grande foresta!
6
Anche la lingua è un fuoco, è il mondo dell'iniquità. Posta com'è fra le nostre membra, la lingua contamina tutto il corpo, infiamma il corso della vita ed è infiammata dalla Geenna.
7
Infatti ogni sorta di bestie, di uccelli, di rettili e di animali marini può essere domata, ed è stata domata dalla razza umana,
8
ma la lingua nessun uomo la può domare; è un male che non si può frenare, è piena di veleno mortifero.
9
Con essa benediciamo Dio e Padre, e con essa malediciamo gli uomini che sono fatti a somiglianza di Dio.
10
Dalla stessa bocca esce benedizione e maledizione. Fratelli miei, le cose non devono andare cosí.
11
La fonte emette forse dalla stessa apertura il dolce e l'amaro?
12
Può fratelli miei un fico produrre olive, o una vite fichi? Cosí nessuna fonte può dare acqua salata e acqua dolce.
13
Chi è savio e intelligente fra voi? Mostri con la buona condotta le sue opere fatte con mansuetudine di sapienza.
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