dicendo loro: «Sta scritto: "La mia casa è casa di preghiera, ma voi ne avete fatto un covo di ladroni"». Luca 19.46
Leitura diária na versão LND - Italiano


Giosué 7
Giosué 8
Giosué 9
Atti 28.17-31

Giosué 7


1
Ma i figli d'Israele commisero una trasgressione circa le cose votate allo sterminio, perché Akan, figlio di karmi, figlio di Zabdi, figlio di Zerah, della tribú di Giuda, prese delle cose votate allo sterminio, e l'ira dell'Eterno si accese contro i figli d'Israele.
2
Giosuè intanto mandò uomini da Gerico ad Ai, che è vicina a Beth-Aven a est di Bethel, e disse loro: «Salite ad esplorare il paese». Così gli uomini salirono ad esplorare Ai.
3
Poi tornarono da Giosuè e gli dissero: «Non è necessario che salga tutto il popolo; ma salgano un due o tremila uomini ad attaccare Ai; non far affaticare tutto il popolo là, perché quei di Ai sono in pochi».
4
Così vi salirono circa tremila uomini scelti tra il popolo, ma di fronte agli uomini di Ai si diedero alla fuga.
5
Gli uomini di Ai ne uccisero circa trentasei; li inseguirono dalla porta della città fino a Scebarim, colpendoli nella discesa. E il cuore del popolo venne meno e divenne come acqua.
6
Giosuè allora si stracciò le vesti e si gettò col viso a terra, davanti all'arca dell'Eterno fino alla sera, lui e gli anziani d'Israele, e sparsero polvere sul loro capo.
7
Quindi Giosuè disse: «O Signore, Eterno perché hai fatto passare il Giordano a questo popolo per darci nelle mani degli Amorei e farci perire? Oh, ci fossimo accontentati di restare al di là del Giordano!
8
Oh Signore che posso dire dopo che Israele ha voltato le spalle ai suoi nemici?
9
I Cananei e tutti gli abitanti del paese lo verranno a sapere, ci accerchieranno e faranno sparire il nostro nome dalla terra; che farai tu allora per il tuo grande nome?».
10
Ma l'Eterno disse a Giosuè: «Alzati! Perché rimani prostrato con la faccia a terra?
11
Israele ha peccato; essi hanno trasgredito il patto che io avevo loro comandato; hanno perfino preso delle cose votate allo sterminio, e hanno rubato e mentito; e poi le hanno messe fra i loro bagagli.
12
Per questo i figli d'Israele non possono tener fronte ai loro nemici, e hanno voltato le spalle davanti ai loro nemici, perché sono divenuti essi stessi maledetti. Io non sarò piú con voi, se non distruggete le cose votate allo sterminio di mezzo a voi.
13
Levati, santifica il popolo e digli: Santificatevi per domani, perché così ha detto l'Eterno, il DIO d'Israele: "O Israele, in mezzo a te ci sono delle cose votate allo sterminio. Tu non potrai tener fronte ai tuoi nemici, finché non abbiate tolto le cose votate allo sterminio di mezzo a voi.
14
Domattina dunque vi presenterete tribú per tribú, e la tribú che l'Eterno designerà si presenterà famiglia per famiglia, e la famiglia che L'Eterno designerà si presenterà casa per casa, e la casa che l'Eterno designerà si presenterà persona per persona.
15
E colui che sarà trovato con le cose votate allo sterminio sarà dato alle fiamme, lui e tutto ciò che gli appartiene, perché ha trasgredito il patto dell'Eterno e ha commesso una cosa malvagia in Israele"».
16
Giosuè dunque si alzò al mattino presto e fece accostare Israele tribú per tribú; e la tribú di Giuda fu designata.
17
Poi fece accostare le famiglie di Giuda, e la famiglia degli Zarhiti fu designata Poi fece accostare la famiglia degli Zarhiti persona per persona, e Zabdi fu designato.
18
Poi fece accostare la casa di Zabdi persona per persona, e fu designato Akan, figlio di armi, figlio di Zabdi, figlio di Zerah, della tribú di Giuda.
19
Allora Giosuè disse ad Akan: «Figlio mio, ti prego, da' gloria all'Eterno, il DIO d'Israele confessa a lui e dimmi ciò che hai fatto; non me lo nascondere».
20
Akan rispose a Giosuè e disse: «In verità, sono io che ho peccato contro l'Eterno, il DIO d'Israele e questo è ciò che ho fatto.
21
Quando vidi fra il bottino un bel mantello di Scinar, duecento sicli d'argento e un lingotto d'oro del peso di cinquanta sicli, li desiderai grandemente e li presi; ed ecco, or sono nascosti in terra in mezzo alla mia tenda; e l'argento è sotto».
22
Allora Giosuè mandò dei messaggeri che corsero alla tenda; ed ecco, il bottino era nascosto nella sua tenda, e l'argento stava sotto.
23
Essi lo presero di mezzo alla tenda, lo portarono a Giosuè e a tutti i figli d'Israele, e lo deposero davanti all'Eterno.
24
Allora Giosuè, e tutto Israele con lui, prese Akan, figlio di Zerah, l'argento, il mantello, il lingotto d'oro, i suoi figli e le sue figlie, i suoi buoi, i suoi asini, le sue pecore, la sua tenda e tutto ciò che gli apparteneva, e li fece salire nella valle di Akor.
25
E Giosuè disse: «Perché ci hai tu messi nei guai? l'Eterno metterà nei guai te questo giorno!». E tutto Israele lo lapidò con pietre; e, dopo averli lapidati con pietre, li bruciarono col fuoco.
26
Poi eressero sopra di lui un gran mucchio di pietre, che dura fino al giorno d'oggi. L'Eterno si placò del furore della sua ira. Perciò quel luogo è stato chiamato fino al giorno d'oggi valle di Akor.

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Giosué 8


1
Poi l'Eterno disse a Giosuè: «Non aver paura e non sgomentarti. Prendi con te tutti gli uomini di guerra, levati e sali contro Ai. Vedi, io ti do nelle mani il re di Ai, il suo popolo, la sua città e il suo paese.
2
E tu farai ad Ai e al suo re come hai fatto a Gerico e al suo re; prenderete per voi unicamente il suo bottino e il suo bestiame. Tendi un'imboscata contro la città dietro ad essa».
3
Così Giosuè e tutti gli uomini di guerra si levarono per salire contro Ai. Egli scelse trentamila uomini, guerrieri valorosi, e li fece partire di notte,
4
e comandò loro, dicendo: «Ecco, voi starete in agguato contro la città, proprio dietro la città; non allontanatevi troppo dalla città, ma state tutti pronti.
5
Poi io e tutta la gente che è con me ci avvicineremo alla città; e quando essi usciranno contro di noi come la prima volta, noi ci daremo alla fuga davanti a loro.
6
Essi usciranno ad inseguirci finché noi li avremo tirati lontani dalla città, perché diranno: "Fuggono davanti a noi come la prima volta". E, mentre noi fuggiremo davanti a loro,
7
voi uscirete dall'agguato e prenderete la città, perché l'Eterno, il vostro DIO, la darà nelle vostre mani.
8
Come avrete preso la città, darete alle fiamme la città; farete come l'Eterno ha comandato. Fate attenzione, questo è l'ordine che io vi do».
9
Così Giosué li mandò, ed essi andarono al luogo dell'agguato e si fermarono fra Bethel e Ai, dal lato ovest di Ai; ma Giosuè rimase quella notte in mezzo al popolo.
10
Giosuè si alzò quindi al mattino presto, passò in rivista il popolo e salì con gli anziani d'Israele alla testa del popolo contro Ai.
11
Tutti gli uomini di guerra che erano con lui salirono e si avvicinarono; così giunsero di fronte alla città e si accamparono a nord di Ai. Tra loro ed Ai c'era una valle.
12
Allora egli prese circa cinquemila uomini e li mise in agguato fra Bethel ed Ai, a ovest della città.
13
Dopo che il popolo ebbe preso posizione, l'accampamento centrale era a nord della città e gli uomini in agguato a ovest della città, Giosuè quella notte si spinse avanti in mezzo alla valle.
14
Quando il re di Ai si accorse di questo, gli uomini della città si alzarono in fretta al mattino presto e uscirono a combattere contro Israele, il re e tutto il suo popolo, al punto convenuto di fronte all'Arabah; ma il re non sapeva che c'era un agguato contro di lui dietro la città.
15
Allora Giosuè e tutto Israele, fingendo di essere battuti di fronte a loro, fuggirono in direzione del deserto.
16
Tutto il popolo che era nella città fu chiamato a raccolta per inseguirli; così inseguirono Giosuè e furono attirati lontano dalla città.
17
Non ci fu uomo in Ai e in Bethel, che non uscisse dietro a Israele. Lasciarono così la città aperta e inseguirono Israele.
18
Allora l'Eterno disse a Giosuè: «Stendi la lancia che hai in mano verso Ai, perché io te la darò nelle mani». E Giosuè stese la lancia che aveva in mano verso la città.
19
Come egli ebbe steso la mano, gli uomini in agguato si levarono in fretta dal loro posto, entrarono nella città, la presero, e si affrettarono a darla alle fiamme.
20
Quando gli uomini di Ai si voltarono indietro, ecco, essi videro il fumo della città che saliva al cielo; e non vi fu per loro alcuna possibilità di fuggire né da una parte né dall'altra, perché il popolo che fuggiva in direzione del deserto si voltò contro quei che lo inseguivano.
21
Infatti, quando Giosuè e tutto Israele videro che gli uomini in agguato avevano preso la città e che il fumo della città si alzava in alto, tornarono indietro e batterono gli uomini di Ai.
22
Anche gli altri uscirono dalla città contro di loro; così quelli di Ai si trovarono intrappolati in mezzo alle forze d'Israele, avendo gli uni da un lato e gli atri dall'altro; e li batterono finché non rimase piú alcun superstite o fuggiasco.
23
Ma il re di Ai lo presero vivo e lo condussero da Giosuè.
24
Quando Israele ebbe finito di uccidere tutti gli abitanti di Ai nella campagna e nel deserto dove essi lo avevano inseguito, e furono tutti passati a fil di spada finché furono tutti sterminati, tutto Israele tornò verso Ai e la mise a fil di spada.
25
Tutti quei che caddero in quel giorno, uomini e donne, furono dodicimila, tutta la gente di Ai.
26
Giosuè non ritirò la mano che brandiva la lancia, finché non ebbe sterminato tutti gli abitanti di Ai.
27
Israele prese per se soltanto il bestiame e il bottino di quella città, secondo l'ordine che l'Eterno aveva dato a Giosuè.
28
Così Giosuè arse Ai e la ridusse a un cumulo di rovine per sempre, una desolazione fino a questo giorno.
29
Fece quindi appendere il re di Ai ad un albero e ve lo lasciò fino alla sera; al tramonto del sole, Giosuè ordinò che il suo cadavere fosse calato dall'albero, fosse gettato all'ingresso della porta della città e vi ammassarono sopra un grande mucchio di pietre, che rimane fino ad oggi.
30
Allora Giosuè edificò un altare all'Eterno, il DIO d'Israele, sul monte Ebal,
31
come Mosè, servo dell'Eterno, aveva comandato ai figli d'Israele, come sta scritto nel libro della legge di Mosè, un altare di pietre intatte sulle quali nessuno aveva passato alcun strumento di ferro; poi su di esso offrirono olocausti all'Eterno e fecero sacrifici di ringraziamento.
32
Là Giosuè scrisse su pietre una copia della legge, che Mosè aveva scritto in presenza dei figli d'Israele.
33
Tutto Israele, tanto gli stranieri che gl'Israeliti di nascita, i suoi anziani, i suoi ufficiali e i suoi giudici stavano in piedi ai due lati dell'arca, di fronte ai sacerdoti levitici che portavano l'arca del patto dell'Eterno, una metà di fronte al monte Gherizim, l'altra metà di fronte al monte Ebal, come Mosè, servo dell'Eterno, aveva prima comandato, per benedire il popolo d'Israele.
34
Dopo questo, Giosuè lesse tutte le parole della legge, le benedizioni e le maledizioni, secondo tutto ciò che è scritto nel libro della legge.
35
Non vi fu parola di tutto ciò che Mosè aveva comandato, che Giosuè non leggesse davanti a tutta l'assemblea d'Israele, comprese le donne, i bambini e gli stranieri che risiedevano in mezzo a loro.

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Giosué 9


1
Ora, appena seppero queste cose, tutti i re che erano di qua dal Giordano, nella regione montuosa, nella pianura e lungo tutta la costa del Mar grande verso il Libano, lo Hitteo, l'Amoreo, il Cananeo, il Perezeo, lo Hivveo e il Gebuseo,
2
si radunarono insieme di comune accordo per far guerra a Giosuè e a Israele.
3
Quando però gli abitanti di Gabaon vennero a sapere ciò che Giosuè aveva fatto a Gerico e ad Ai,
4
giocarono d'astuzia e si misero in viaggio spacciandosi per ambasciatori; essi caricarono sui loro asini sacchi consunti e vecchi otri di vino strappati e rappezzati,
5
si misero ai piedi sandali vecchi e strappati e addosso vesti logore; e tutto il pane delle loro provviste era duro e sbriciolato.
6
Andarono così da Giosuè all'accampamento di Ghilgal, e dissero a lui e agli uomini d'Israele: «Noi siamo venuti da un paese lontano; or dunque fate alleanza con noi».
7
Ma gli uomini d'Israele risposero agli Hivvei: «Forse abitate in mezzo a noi; come possiamo stringere alleanza con voi?».
8
Essi dissero a Giosuè: «Noi siamo tuoi servi!». Giosuè disse loro: «Chi siete e da dove venite?».
9
Allora essi gli risposero: «I tuoi servi sono venuti da un paese molto lontano, a motivo del nome dell'Eterno, il tuo DIO, perché abbiamo sentito parlare di lui e di tutto ciò che ha fatto in Egitto,
10
come pure di tutto ciò che ha fatto ai due re degli Amorei di là dal Giordano, a Sihon re di Heshbon e a Og re di Bashan, che abitava ad Ashtaroth.
11
Perciò i nostri anziani e tutti gli abitanti del nostro paese ci dissero: Prendete con voi delle provviste per il viaggio, andate loro incontro e dite loro: "Noi siamo vostri servi; fate dunque alleanza con noi".
12
Questo è il nostro pane che prendemmo come provvista caldo dalle nostre case il giorno che partimmo per venire da voi, e ora eccolo duro e sbriciolato;
13
e questi sono gli otri di vino che riempimmo nuovi, ed eccoli rotti; e questi i nostri abiti e i nostri sandali, che si sono logorati a motivo del viaggio molto lungo».
14
Allora gli uomini d'Israele presero alcune delle loro provviste, ma non consultarono l'Eterno.
15
Così Giosuè fece pace con loro e stipulò con loro il patto di lasciarli in vita; e i capi dell'assemblea si obbligarono verso di loro con giuramento.
16
Ma tre giorni dopo che avevano stipulato il patto con loro, vennero a sapere che quelli erano loro vicini e abitavano in mezzo a loro.
17
Allora i figli d'Israele partirono e giunsero alle loro città il terzo giorno; or le loro città erano Gabaon, Kefirah, Beeroth e Kiriath-Jearim.
18
Ma i figli d'Israele non li uccisero, perché i capi dell'assemblea avevano loro giurato nel nome dell'Eterno, il DIO d'Israele. Tutta l'assemblea però mormorò contro i capi.
19
Allora i capi dissero all'intera assemblea: «Noi abbiamo giurato loro nel nome dell'Eterno, il DIO d'Israele; perciò non li possiamo toccare.
20
Questo faremo loro: li lasceremo in vita per non attirarci addosso l'ira dell'Eterno, a motivo del giuramento che abbiamo fatto loro».
21
I capi dissero loro: «Vivano pure, ma siano taglialegna e portatori d'acqua per tutta l'assemblea, come i capi avevano loro detto».
22
Poi Giosuè li chiamò e parlò loro, dicendo: «Perché ci avete ingannati, dicendo: "Noi abitiamo molto lontano da voi", mentre abitate in mezzo a noi?
23
Ora dunque siete maledetti, e non cesserete mai di essere schiavi, spaccalegna e portatori di acqua per la casa del mio DIO».
24
Allora essi risposero a Giosuè e dissero: «Era stato chiaramente riferito ai tuoi servi che il tuo DIO, l'Eterno, aveva comandato al suo servo Mosè di darvi tutto il paese e di sterminare davanti a voi tutti gli abitanti del paese. Perciò noi abbiamo grandemente temuto per le nostre vite a causa vostra, e abbiamo fatto questo.
25
Ed ora eccoci nelle tue mani; fa' a noi come ti sembra buono e giusto».
26
Giosuè li trattò dunque così: li liberò dalle mani dei figli d'Israele, perché questi non li uccidessero;
27
ma in quel giorno li destinò ad essere spaccalegna e portatori d'acqua per l'assemblea e per l'altare dell'Eterno, nel luogo che egli avrebbe scelto, fino al giorno d'oggi.

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Atti 28

17-31
17
Tre giorni dopo, Paolo chiamò i capi dei Giudei. Quando furono radunati, disse loro: «Fratelli, senza aver fatto nulla contro il popolo né contro le usanze dei padri, sono stato arrestato a Gerusalemme e consegnato nelle mani dei Romani.
18
Dopo aver esaminato il mio caso, essi volevano liberarmi, perché non vi era in me alcuna colpa degna di morte.
19
Ma poiché i Giudei si opponevano, fui costretto ad appellarmi a Cesare; non che io avessi alcuna accusa da fare contro la mia nazione.
20
Per questa ragione dunque vi ho fatti chiamare per vedervi e per parlarvi, poiché è a motivo della speranza d'Israele che io porto questa catena».
21
Ma essi gli dissero: «Noi non abbiamo ricevuto alcuna lettera a tuo riguardo dalla Giudea, né è venuto alcuno dei fratelli a riferire o a dire alcun male di te.
22
Ma desideriamo sapere da te ciò che pensi perché, quanto a questa setta, ci è noto che ne parlano male ovunque».
23
Avendogli fissato un giorno, vennero in gran numero da lui nel suo alloggio; ed egli, da mattina a sera, esponeva e testimoniava loro del regno di Dio e, tramite la legge di Mosé e i profeti, cercava di persuaderli sulle cose che riguardano Gesú.
24
Alcuni si lasciarono convincere dalle cose dette, ma gli altri rimasero increduli.
25
Or essendo in disaccordo gli uni con gli altri, se ne andarono, ma non prima che Paolo avesse detto queste precise parole: «Lo Spirito Santo ben parlò ai nostri padri per mezzo del profeta Isaia,
26
dicendo: "Va' da questo popolo e digli: Voi udrete ma non intenderete, guarderete ma non vedrete;
27
infatti il cuore di questo popolo si è indurito, e sono diventati duri di orecchi e hanno chiuso gli occhi, affinché non vedano con gli occhi e non odano con gli orecchi, e non intendano col cuore e non si convertano, ed io non li guarisca".
28
Sappiate dunque che questa salvezza di Dio è mandata ai gentili, ed essi l'ascolteranno!».
29
Quando ebbe dette queste cose, i Giudei se ne andarono avendo tra di loro un'accesa discussione.
30
E Paolo rimase due anni interi nella casa che aveva presa in affitto e accoglieva tutti coloro che venivano da lui,
31
predicando il regno di Dio e insegnando le cose riguardanti il Signore Gesú Cristo con tutta franchezza senza alcun impedimento.

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