Bienaventurado el que lee, y los que oyen las palabras de esta profecía, y guardan las cosas en ella escritas: porque el tiempo está cerca.Apocalipsis 1.3.
Lo dico di nuovo: Nessuno mi consideri un insensato; se no ricevetemi pure come un insensato, affinché mi possa anch'io vantare un po'.
17
Ciò che dico in questo mio audace vanto, non lo dico secondo il Signore, ma nella follia.
18
Poiché molti si vantano secondo la carne, anch'io mi vanterò.
19
Voi infatti, che siete savi, sopportate volentieri gli insensati.
20
Ora, se qualcuno vi riduce in servitú, se qualcuno vi divora, se qualcuno vi deruba, se qualcuno s'innalza, se qualcuno vi percuote in faccia, voi lo sopportate.
21
Lo dico a mia vergogna, come se noi fossimo stati deboli; eppure, in qualunque cosa uno è ardito, lo dico nella follia, sono ardito anch'io.
22
Sono essi Ebrei? Lo sono anch'io. Sono essi Israeliti? Lo sono anch'io. Sono essi progenie di Abrahamo? Lo sono anch'io.
23
Sono essi ministri di Cristo? Parlo da stolto, io lo sono più di loro; nelle fatiche molto di piú, nelle battiture grandemente di piú, molto piú nelle prigionie e spesso in pericolo di morte.
24
Dai Giudei ho ricevuto cinque volte quaranta sferzate meno una.
25
Tre volte sono stato battuto con le verghe, una volta sono stato lapidato tre volte ho fatto naufragio, ho trascorso un giorno e una notte sull'abisso.
26
Sono stato spesse volte in viaggio fra pericoli di fiumi, pericoli di ladroni, pericoli da parte dei miei connazionali, pericoli da parte dei gentili, pericoli in città, pericoli nel deserto, pericoli in mare, pericoli fra falsi fratelli,
27
nella fatica e nel travaglio, sovente nelle veglie, nella fame e nella sete, spesse volte in digiuni, nel freddo e nella nudità.
28
Oltre a queste cose esterne, ciò che mi assilla quotidianamente, è la sollecitudine per tutte le chiese.
29
Chi è debole, che non lo sia anch'io? Chi è scandalizzato, che io non arda?
30
Se è necessario vantarsi, io mi vanterò delle cose che riguardano la mia debolezza.
31
Il Dio e Padre del nostro Signor Gesú Cristo, che è benedetto in eterno, sa che io non mento.
32
A Damasco, il governatore del re Areta aveva posto delle guardie nella città dei Damasceni per catturarmi,
33
ma da una finestra fui calato lungo il muro in una cesta, e cosí scampai dalle sue mani.