Allora egli toccò loro gli occhi dicendo: «Vi sia fatto secondo la vostra fede». Matteo 9.29
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1 Re 9
Giacomo 4.13->
Giacomo 5

1 Re 9


1
Dopo che Salomone ebbe terminato di costruire la casa dell'Eterno, il palazzo reale e tutto ciò che Salomone desiderava e intendeva fare,
2
l'Eterno apparve una seconda volta a Salomone come gli era apparso a Gabaon,
3
e l'Eterno gli disse: «Io ho esaudito la tua preghiera e la supplica che hai fatto davanti a me; ho santificato questo tempio che tu hai edificato per mettervi il mio nome per sempre; là saranno per sempre i miei occhi e il mio cuore.
4
Quanto a te, se camminerai davanti a me come ha camminato Davide tuo padre, con integrità di cuore e con rettitudine, facendo tutto ciò che ti ho comandato, e se osserverai i miei statuti e i miei decreti,
5
Io renderò stabile il trono del tuo regno su Israele per sempre come ho promesso a Davide tuo padre, dicendo: "Non ti mancherà mai qualcuno che sieda sul trono d'Israele".
6
Ma se voi o i vostri figli vi ritrarrete da me e non osserverete i miei comandamenti e i miei statuti che ho posto davanti a voi e andrete a servire altri dèi e a prostrarvi davanti a loro,
7
io sterminerò Israele dalla faccia del paese che gli ho dato e rigetterò dalla mia presenza il tempio che ho consacrato al mio nome; cosí Israele diventerà la favola e lo zimbello di tutti i popoli.
8
E questo tempio, sebbene cosí imponente, sarà desolato; chiunque poi gli passera vicino rimarrà stupito e fischierà, e dirà: "Perché l'Eterno ha trattato così questo paese e questo tempio?".
9
Allora gli risponderanno: "Perché hanno abbandonato l'Eterno, il loro DIO, che ha fatto uscire i loro padri dal paese d'Egitto e hanno aderito ad altri dei, si sono prostrati davanti a loro e li hanno serviti; per questo l'Eterno ha fatto venire su di loro tutta questa calamita».
10
Venti anni dopo che Salomone aveva costruito i due edifici, la casa dell'Eterno e il palazzo reale,
11
(Hiram, re di Tiro, aveva fornito a Salomone tutto il legno di cedro e di cipresso e l'oro che desiderava) il re Salomone diede a Hiram venti città nel paese di Galilea.
12
Hiram venne da Tiro per vedere le città che Salomone gli aveva dato, ma non gli piacquero;
13
e disse: «Che città sono queste che mi hai dato, fratello mio?». E le chiamò "paese di Kabul", nome in uso fino al giorno d'oggi.
14
Poi Hiram mandò al re centoventi talenti d'oro.
15
Questo è il resoconto del lavoro forzato che il re Salomone reclutò per costruire la casa dell'Eterno, la sua propria casa, Millo, le mura di Gerusalemme Hatsor, Meghiddo e Ghezer.
16
(Il Faraone, re d'Egitto, era salito e aveva espugnato Ghezer, l'aveva data alle fiamme ed aveva ucciso i Cananei che abitavano in città; poi l'aveva data in dote a sua figlia, moglie di Salomone).
17
Quindi Salomone ricostruí Ghezer Beth-Horon inferiore,
18
Baalath e Tadmor nella parte deserta del paese,
19
tutte le città di rifornimento appartenenti a Salomone, le città per i suoi carri, le città per la sua cavalleria, tutto ciò che piacque a Salomone costruire in Gerusalemme, nel Libano e in tutto il paese del suo dominio.
20
Tutta la gente rimasta degli Amorei, degli Hittei, dei Perezei, degli Hivvei e dei Gebusei, che non erano dei figli d'Israele,
21
cioè i loro discendenti che erano rimasti dopo di loro nel paese e che gli Israeliti non erano riusciti a votare allo sterminio, Salomone li reclutò per il lavoro forzato fino al giorno d'oggi.
22
Ma dei figli d'Israele, Salomone non impiegò alcuno per i lavori forzati; essi erano invece i suoi uomini di guerra, i suoi servi, i suoi ministri, i suoi principi, i suoi capitani, i comandanti dei suoi carri e i suoi cavalieri.
23
I capi dei funzionari che dirigevano i lavori di Salomone erano cinquecentocinquanta; essi sorvegliavano la gente che eseguiva i lavori.
24
Dopo che la figlia del Faraone si trasferí dalla città di Davide alla casa che Salomone le aveva fatto costruire, questi si mise a costruire Millo.
25
Tre volte all'anno Salomone offriva olocausti e sacrifici di ringraziamento sull'altare che egli aveva costruito all'Eterno e bruciava incenso sull'altare che era davanti all'Eterno. Cosí terminò il tempio.
26
Il re Salomone costruí anche una flotta ad Etsion-Gheber, presso Elath sulla riva del Mar Rosso, nel paese di Edom.
27
Hiram mandò sulle navi della flotta i suoi servi, marinai che conoscevano il mare, a lavorare con i servi di Salomone.
28
Essi andarono ad Ofir, dove presero quattrocentoventi talenti d'oro e li portarono a Salomone.

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Giacomo 4

13->
13
E ora a voi che dite: «Oggi o domani andremo nella tale città, e vi dimoreremo un anno, commerceremo e guadagneremo»,
14
mentre non sapete ciò che accadrà l'indomani. Cos'è infatti la vostra vita? In verità essa è un vapore che appare per un po' di tempo, e poi svanisce.
15
Dovreste invece dire: «Se piace al Signore e se saremo in vita, noi faremo questo o quello».
16
Voi invece vi vantate nella vostra arroganza; ogni vanto di questo genere è cattivo.
17
Chi dunque sa fare il bene e non lo fa, commette peccato.

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Giacomo 5


1
E ora a voi ricchi: piangete e urlate per le sciagure che stanno per cadervi addosso.
2
Le vostre ricchezze sono marcite e i vostri vestiti sono rosi dalle tarme.
3
Il vostro oro e il vostro argento sono arrugginiti, e la loro ruggine sarà una testimonianza contro di voi e divorerà le vostre carni come un fuoco; avete accumulato tesori negli ultimi giorni.
4
Ecco, il salario da voi defraudato agli operai che hanno mietuto i vostri campi grida, e le grida di coloro che hanno mietuto sono giunte agli orecchi del Signore degli eserciti.
5
Sulla terra siete vissuti nelle delizie e morbidezze, avete pasciuto i vostri cuori come per il giorno della strage.
6
Avete condannato e ucciso il giusto, che non vi oppone resistenza.
7
Or dunque, fratelli, siate pazienti fino alla venuta del Signore; guardate come l'agricoltore aspetta il prezioso frutto della terra con pazienza, finché abbia ricevuto la pioggia della prima e dell'ultima stagione,
8
Siate pazienti anche voi; rinfrancate i vostri cuori, perché la venuta del Signore è vicina.
9
Non lamentatevi gli uni degli altri, fratelli, affinché non siate giudicati; ecco, il giudice è alle porte.
10
Fratelli miei, prendete come modello di sofferenza e di pazienza i profeti, che hanno parlato nel nome del Signore.
11
Ecco, noi proclamiamo beati coloro che hanno perseverato; avete udito parlare della pazienza di Giobbe, e avete visto la sorte finale che il Signore gli riserbò, poiché il Signore è pieno di misericordia e di compassione.
12
Ora prima di tutto, fratelli miei, non giurate né per il cielo né per la terra né fate alcun altro giuramento; ma sia il vostro «sí», «sí» e il «no», «no», per non cadere sotto il giudizio.
13
C'è qualcuno di voi sofferente? Preghi. C'è qualcuno d'animo lieto? Canti inni di lode.
14
Qualcuno di voi è infermo? Chiami gli anziani, della chiesa, ed essi preghino su di lui, ungendolo di olio nel nome del Signore,
15
e la preghiera della fede salverà il malato e il Signore lo risanerà, e se ha commesso dei peccati, gli saranno perdonati.
16
Confessate i vostri falli gli uni agli altri e pregate gli uni per gli altri, affinché siate guariti; molto può la preghiera del giusto, fatta con efficacia.
17
Elia era un uomo sottoposto alle stesse nostre passioni, eppure pregò intensamente che non piovesse, e non piovve sulla terra per tre anni e sei mesi.
18
Poi pregò di nuovo, e il cielo diede la pioggia e la terra produsse il suo frutto.
19
Fratelli, se uno di voi si svia dalla verità e qualcuno lo converte
20
sappia costui che chi allontana un peccatore dall'errore della sua via, salverà un'anima dalla morte e coprirà una moltitudine di peccati.

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